sabato, 23 Novembre 2024
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PUEBLOS ANCESTRALI SOPRAVVISSERO ALLE SICCITA’ GRAZIE AI GHIACCI DEI TUNNEL DI LAVA DEL NEW MEXICO, U.S.A.

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Per più di 10.000 anni, per i gruppi umani che vivevano nell’arido paesaggio del New Mexico occidentale, rinomati per le loro società complesse, l’architettura unica e i primi sistemi economici e politici, l’esigenza di sopravvivere in quello che gli esploratori spagnoli cinquecenteschi avrebbero chiamato El Malpais, ha sempre richiesto un ingegno tale che ora viene studiato, per la prima volta, da un team internazionale guidato dalla University of South Florida.

Esplorando un tunnel di lava pieno di ghiaccio dell’El Malpais National Monument e utilizzando residui di carbone rinvenuti nella profondità del deposito di ghiaccio e datati al radiocarbonio, Bogdan Onac, docente di geoscienze alla USF, e il suo team hanno scoperto che i nativi americani Pueblos Ancestrali, anche conosciuti come Anazasi, sono sopravvissuti a siccità devastanti esplorando le profondità delle grotte laviche, prelevandone il ghiaccio e utilizzandolo come risorsa idrica.

I membri delle tribù addetti alla raccolta d’acqua, durante il periodo compreso tra il 150 al 950 d.C., hanno lasciato diverse tracce di materiale carbonizzato nella grotta utilizzato per accendere piccoli fuochi per sciogliere il ghiaccio da trasformare in acqua potabile o forse per rituali religiosi.

Il team di studios, lavorando in collaborazione con i colleghi dello U.S. National Park Service, dell’Università del Minnesota e dell’Institutul National de Cercetare-Dezvoltare pentru Fizica si Inginerie Nucleara Horia Hulubei di Magurele, in Romania, ha pubblicato i risultati della ricerca sulla rivista Scientific Reports.

Gli studiosi ritengono che la siccità abbia influenzato le strategie di insediamento e di sussistenza, l’intensificazione agricola, le tendenze demografiche e la migrazione delle complesse società dei Pueblos Ancestrali che un tempo abitavano i territori del sud-ovest del Nord-America. I ricercatori affermano che la scoperta dei depositi di ghiaccio presenta, dunque, “prove inequivocabile” di diversi eventi di siccità che hanno avuto un impatto sulla società dei Pueblos Ancestrali durante quei secoli di cambiamento climatico.

Onac è ​​specializzato nell’esplorazione delle profondità delle grotte di tutto il mondo, dove il ghiaccio e altre caratteristiche geologiche forniscono importanti informazioni sulle condizioni climatiche del passato e contribuiscono ad aggiungere un contesto importante alle sfide climatiche odierne.

Lo studio si è concentrato su un singolo tunnel di lava tra gli oltre 60 chilometri di cunicoli che hanno ospitato flussi antichi di lava, molti ancora con significativi depositi di ghiaccio. Se gli archeologi sospettavano semplicemente che le tracce di superficie che attraversavano i flussi di lava fossero state lasciate da antichi cercatori di acqua, il team di ricerca ha confermato che lo studio fornisce la prova, chiaramente datata, della raccolta di acqua all’interno dei tunnel di lava di quel territorio.

Lo studio caratterizza cinque periodi di siccità verificatisi in un periodo di 800 anni durante i quali i Pueblos Ancestrali hanno avuto accesso alla grotta, il cui ingresso si trova a 2.200 metri sul livello del mare ed è stato rilevato per una lunghezza di 171 metri e circa 14 metri di profondità. La grotta contiene un blocco di ghiaccio che sembra essere un residuo di un deposito molto più grande che un tempo riempiva la maggior parte della sezione più profonda della grotta. Per motivi di sicurezza e conservazione, lo U.S. National Park Service identifica il sito solo come Cave 29.

Cibola grey ware

Nelle annualità con temperature normali, lo scioglimento del ghiaccio stagionale vicino agli ingressi delle grotte, avrebbe lasciato temporanee e poco profonde pozze d’acqua che sarebbero state accessibili ai Pueblos Ancestrali. Ma quando il ghiaccio era assente o si ritirava nei periodi più caldi e asciutti, i ricercatori hanno documentato che gli esploratori si siano fatti strada ripetutamente fino al fondo della grotta per accendere piccoli fuochi e sciogliere il blocco di ghiaccio più grande e prelevare l’acqua.

Hanno lasciato depositi di carbone e cenere, oltre a un frammento di ceramica di Cibola Grey Ware: gli studiosi ritengono che i Pueblos Ancestrali siano stati in grado di gestire il fumo all’interno della grotta grazie al suo sistema di circolazione naturale dell’aria, mantenendo i fuochi di dimensioni ridotte.

La scoperta è stata inaspettata perché l’obiettivo originale della ricerca nel tunnel di lava era quello di raccogliere campioni per ricostruire il paleoclima grazie all’analisi dei depositi di ghiaccio. Oggi i ricercatori stanno correndo contro il tempo poiché le condizioni climatiche moderne stanno causando un significativo scioglimento del ghiaccio della grotta, con la conseguente perdita di importanti dati climatici antichi.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: University of South Florida

Mesoamerica

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