LA LASTRA DI SAINT-BÉLEC, FRANCIA, E’ LA MAPPA PIU’ ANTICA D’EUROPA?
Una lastra di pietra decorata, denominata la lastra di Saint-Bélec, datata all’Età del bronzo, rinvenuta in Francia nel 1900 e dimenticata per oltre un secolo nei magazzini di conservazione, si è rivelata la più antica mappa conosciuta in Europa.
I ricercatori dell’Institut national de recherches archéologiques préventives (INRAP), dell’Università di Bournemouth, del CNRS e dell’Università della Bretagna Occidentale hanno esaminato la lastra scolpita di Saint-Bélec (centro presso Leuhan, dipartimento del Finistère), che risale dalla prima età del bronzo (2150-1600 a.C.).
Lo studio, pubblicato sulla rivista francese Bulletin de la Société préhistorique française, avrebbe identificato il manufatto come la più antica rappresentazione cartografica di un territorio conosciuto in Europa, probabile indicatore del potere politico della prima Età del Bronzo.
La lastra, spezzata, fu riutilizzata in una sepoltura di Saint-Bélec verso la fine della prima età del bronzo (1900-1640 a.C. circa). A quel tempo, la lastra formava una delle pareti di una cista in pietra, una sorta di contenitore litico usato per contenere i corpi dei defunti. La sua faccia incisa era rivolta verso l’interno della tomba, le sue estremità erano nascoste.
La lastra fu spostata in un museo privato nel 1900 prima che la collezione fosse acquisita dal Musée des Antiquités Nationales (MAN), al Castello di Saint-Germain-en-Laye, nel 1924. Fino agli anni ’90, la lastra di Saint-Bélec era conservata in una nicchia nel fossato del castello. Infine, nel 2014, è stato ritrovato in un sotterraneo del castello.
Il team di ricerca, coadiuvato da Clément Nicolas, ricercatore della BU, ha iniziato a eseguire rilievi 3D ad alta risoluzione e fotogrammetria della lastra nel 2017, registrando la superficie della lastra e le sue incisioni. I ricercatori hanno scoperto che la lastra riporta molti degli elementi attesi in una mappa preistorica, ad esempio, motivi ripetuti uniti da linee (strade?) per dare una ragionevole visione della mappa.
Un esame della superficie incisa mostra che la topografia della lastra sia stata appositamente sagomata in 3D per rappresentare la valle del fiume Odet, mentre diverse linee sembrano raffigurare la rete degli affluenti del fiume.
Il team ha anche analizzato le somiglianze tra le incisioni sulla lastra e gli elementi del paesaggio. Il territorio rappresentato sulla lastra sembrerebbe riguardare un’area di circa 30 km per 21 km, lungo il corso del fiume Odet. Il motivo centrale, interpretato come simbolo di un recinto, suggerisce un centro urbano che potrebbe essere esistito all’interno delle tre sorgenti fluviali (l’Odet, le Isle e lo Stêr Laër).
La lastra di Saint-Bélec è contemporanea al celebre disco celeste di Nebra, trovato in Germania, la più antica rappresentazione concreta conosciuta del cosmo, a conferma della enorme capacità realizzativa cartografica terrestre e celeste delle società preistoriche.
La lastra di Saint-Bélec, dunque, raffigura il territorio di un’entità politica fortemente gerarchica che controllava strettamente la zona nella prima Età del Bronzo e la sua rottura e il suo riutilizzo potrebbero averne indicato la condanna e sconsacrazione.
La sepoltura, infatti, è un atto iconoclasta che potrebbe aver segnato la fine o il rifiuto delle élite sociali che hanno esercitato il loro potere sui gruppi umani del luogo per diversi secoli durante la prima Età del Bronzo.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Bournemouth University