TRACCE DELL’ULTIMA RESISTENZA DEI FILISTEI A GATH, PALESTINA
Un’insolita scoperta fatta tra le macerie di un’abitazione di Gath/Gat, uno dei centri urbani che potrebbe essere parte della cosiddetta Pentapoli filistea di biblica memoria e potrebbe essere noto dalle lettere di Tell el-Amarnah come città-stato cananea, dipinge un quadro drammatico degli ultimi giorni in questo centro, famoso anche come la città natale del gigante Golia.
Oggi il sito di Gath sarebbe stato identificato nei pressi di Tell es-Safi, a 35 km a nord-ovest di Hebron, in Palestina, incluso in un parco nazionale israeliano che include diverse fasi storiche e l’ultimo villaggio arabo abbandonato nel 1948.
All’interno di un’abitazione nella città bassa, gli archeologi hanno rinvenuto una punta di freccia realizzata IN osso animale che, ritengono, possa essere stata usata come parte dell’inutile ultima resistenza di Gath contro l’esercito conquistatore del re arameo Hazael, più di 2.800 anni fa.
La scoperta del dardo in osso è insolita per un sito dell’Età del Ferro ma, secondo Aren Maeir, docente di archeologia all’Università Bar-Ilan che guida la spedizione a Tell es-Safi, in molte culture del bronzo e del ferro punte di freccia in osso sono ancora presenti. Maeir e alcuni suoi colleghi hanno pubblicato uno studio a riguardo proprio sulla rivista Near Eastern Archaeology.
Sebbene gli strumenti in osso fossero ancora utilizzati nell’antichità, generalmente venivano prodotti in laboratori che realizzavano anche oggetti in legno, avorio e pietra, che utilizzavano tecniche e strumenti simili. Nell’officina di Gath, però, furono rinvenuti solo prodotti di scarto di ossi, centinaia di frammenti, provenienti solo dagli arti inferiori dei bovini domestici che hanno la giusta lunghezza e forma per essere scolpiti in punte. Secondo alcuni ricercatori, potrebbe essersi trattata di una struttura di emergenza allestita per produrre punte di freccia in osso.
Sebbene non sia possibile dimostrare che la punta di freccia rinvenuta sia stata realizzata in quella specifica officina, la scoperta rafforza l’ipotesi che i difensori di Gath si siano adattati a realizzare queste armi obsolete per mera necessità.
Una punta di freccia d’osso era un’arma molto meno efficace del suo equivalente di metallo, infliggendo meno danni e si frantumava facilmente se colpiva un’armatura. Potrebbe comunque ferire seriamente un avversario qualora colpisse un’area non protetta del corpo e sarebbe stata particolarmente efficace se lanciata contemporaneamente da diversi arcieri.
L’analisi microscopica del dardo ha mostrato una frattura da impatto e diverse striature, indicando che avrebbe colpito un bersaglio: secondo Maeir è probabile che la freccia sia stata probabilmente lanciata dai disperati difensori di Gath contro gli Aramei, che la raccolsero e la scagliarono di nuovo, confermando la pratica comune di riutilizzo delle armi.
Testimonianza della potenza militare di Hazael sono le imponenti opere d’assedio, tra cui una massiccia trincea e diverse torri che gli archeologi hanno trovato intorno a Gath e datate all’epoca dell’assalto arameo.
Sotto Hazael, il regno levantino settentrionale di Aram, con capitale Damasco, si espanse brevemente in un mini-impero che controllava una buona parte del Medio Oriente. Tra le altre aree, Hazael è noto, sia dalla Bibbia che dalle prove archeologiche , per aver conquistato gran parte del regno settentrionale di Israele.
La capitale di Giuda, Gerusalemme, fu risparmiata alla conquista aramea, non perché Hazael fosse stato sconfitto ma perché abbia raggiunto dei vantaggiosi trattati economici con il regno dietro il pagamento di sostanziosi tributi provenienti dal tesoro del Tempio.
Nel livello VI degli scavi archeologici di fine anni ’50 sarebbero stati identificati gli strati relativi al centro urbano di quel periodo del Ferro: sono strati di distruzione associabili al tempo dell’invasione aramea che coprono quasi l’intero sito, segnalando l’ultima disperata resistenza di Gath. In seguito, il centro urbano fu brevemente reinsediata dal Regno di Giuda ma fu nuovamente distrutto alla fine dell’VIII secolo a.C. quando gli Assiri conquistarono la maggior parte del Levante.
La rappresentazione negativa dei Filistei nella Bibbia li ha spesso portati a essere visti come rozzi barbari ma decenni di ricerche archeologiche hanno dimostrato che questa immagine è lontana dalla realtà. Erano una cultura sofisticata che probabilmente nacque da un mix di popolazioni immigrate dall’Egeo, come contingenti dei cosiddetti Popoli del Mare, con i Cananei locali all’inizio dell’età del ferro.
Una semplice punta di freccia in osso emersa dalla distruzione di Gath non è completamente significativo del carattere di un popolo ma ne ha, in parte, dipinto un ritratto di disperazione e di gente messa alle strette per proteggere il proprio centro di appartenenza.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Università Bar-Ilan Maeier/Gath