RINVENUTE NUOVE SEZIONI DELLA CINTA MURARIA DELLA GERUSALEMME DI VIII SECOLO A.C.
Gli archeologi della Israel Antiquities Authority, che scavano nella cosiddetta Città di Davide, a sud del Monte del Tempio,a Gerusalemme, hanno trovato quella che credono sia una sezione della cinta muraria esterna della città, costruita nell’VIII secolo a.C.
Gerusalemme era stata la capitale del Regno di Giuda durante l’Età del Ferro, mentre la capitale del Regno di Israele era Samaria. Alcune sezioni della cinta muraria difensiva sono state ritrovate mezzo secolo fa, anche se l’identificazione dei resti era stata controversa. Ora gli scavi, diretti da Filip Vukosavovi, dell’Ancient Jerusalem Research Center, Joe Uziel e Ortal Chalaf, dell’Israel Antiquities Authority, avrebbero identificato un’altra sezione delle mura che che difendevano la città da est. Incerta resta l’attribuzione su chi abbia decretato l’erezione della cinta muraria che hanno protetto la città fino all’arrivo dei Babilonesi che rasero al suolo il Tempio e Gerusalemme nel 586 a.C.
Nel loro zelo distruttivo, i Babilonesi non abbatterono completamente il muro esterno come ricordato anche da alcuni versi biblici; Vukosavovi e il team hanno una teoria sul perché le forze di Nabucodonosor “risparmiarono” parte delle mura orientali della città il pendio della collina è molto ripido, con un angolo di oltre 30 gradi e sarebbe stato tecnicamente difficile abbattere quella parte del muro che, secondo gli archeologi, era spessa oltre cinque metri.
La scoperta effettuata supporta, inoltre, la teoria secondo cui le strutture precedentemente trovate sul versante orientale della Città di David erano in effetti altre sezioni dell’antica cinta muraria difensiva.
La scoperta delle prime sezioni del muro, lunghe oltre 30 metri, è stata realizzata dell’archeologa britannica Kathleen Kenyon nel 1968. Esattamente dieci anni dopo l’archeologo israeliano Yigal Shiloh ne trovò un segmento lungo 90 metri: entrambe le sezioni sono state datate all’Età del Ferro, ovvero al periodo del Primo Tempio.
La sezione della Kenyon era nella parte settentrionale del versante orientale della Città di Davide, mentre quella di Shiloh era nella parte meridionale di quel versante orientale. I due tratti di muro erano nettamente simili: entrambi correvano lungo lo stesso asse nord-sud, più o meno alla stessa elevazione topografica. Entrambi sono stati costruiti nello stesso sistema costruttivo: costruzione in pietra “a secco”, senza legante e senza intonaco o riempimento di terrapieno. I precedenti sforzi archeologici per trovare il muro mancante hanno prodotto altri rinvenimenti portando alcuni studiosi a supporre che i manufatti di Kenyon e Shiloh fossero stati, forse, muri di sostruzione o terrazzamento.
Le nuove sezioni portate alla luce da Vukosavovi e la sua squadra sono due, una lunga 40 metri e l’altra 3 metri: anche queste correvano sopra la valle del Kidron, lungo il versante orientale della Città di David.
Secondo i ricercatori si potrebbe plausibilmente ricostruire la grande cinta muraria difensiva che proteggeva la città da est. Pur variando da sezione a sezione, era in media alta da 3 a 4,5 metri e spessa circa 5 metri. I segmenti occidentali non sono ancora stati trovati.
In precedenti scavi nella città di David, gli archeologi hanno trovato diverse tracce dell’assalto babilonese alla città, tra cui uno spesso strato di distruzione con cenere e ceramiche frantumate eora, finalmente, anche le tracce della cinta muraria che avrebbero superato e quasi distrutto.
Secondo i ricercatori, la cinta muraria sarebbe stata eretta nell’VIII secolo a.C. e servì alla sua funzione fino alla caduta di Gerusalemme e del Regno di Giuda nel 586 a.C. Vukosavovi ritiene che , a ulteriore prova che i Babilonesi non lo livellarono completamente, parti del muro furono usate durante il periodo ellenistico, completandolo con torri difensive o di avvistamento.
Una interessante teoria precede che la cinta muraria sia stata eretta dal re Ezechia per preparare la città all’assalto degli Assiri ai quali aveva smesso di elargire il concordato tributo di non belligeranza proprio alla fine dell’VIII secolo. Nel 701 a.C., secondo il Libro dei Re (2 Re 18:13): “Or nell’anno quattordicesimo del re Ezechia, Sennacherib, re d’Assiria, salì contro tutte le città di Giuda recintate e le prese”. E’ anche probabile che la cinta muraria sia stata costruita da Ezechia o da qualche altro reggente a protezione della città contro altri nemici di Giuda, come il regno di Israele stesso.
Sei secoli dopo i Babilonesi, nel 70 d.C., anche i Romani rasero al suolo Gerusalemme, distruggendo il cosiddetto Secondo Tempio, quello di Erode. Le ricerche archeologiche nella Città di Davide, però, attestano che lo stato di distruzione della cinta sia attribuibile all’assalto babilonese e alcuni elementi ceramici con anse decorate da bolli con rosette sono tipici proprio del VI secolo a.C. e sono stati rinvenuti in un edificio proprio vicino alla porzione di muro appena portata alla luce.
Un altro ritrovamento precedente della distruzione babilonese era uno squisito oggetto di gioielleria, fatto di oro e argento e apparentemente strappato da un orecchino più grande o da un altro manufatto, durante gli scavi sul monte Sion. È stato danneggiato in un modo che lasciava intendere che fosse stato violentemente strappato ed è stato trovato nel contesto archeologico della distruzione babilonese della città, hanno detto gli archeologi.
Infine, sottolineano gli archeologi, scavi precedenti hanno portato alla luce un sigillo a timbro babilonese fatto di pietra, che mostra una persona in piedi di fronte ai simboli degli dei babilonesi Marduk – alias Bel, il dio del tuono – e Nabu. I giudaiti avevano chiaramente familiarità con queste divinità aliene:
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Israel Antiquities Authority
Molto importante e ben riportato ai fini della conoscenza storica dell’Età del Ferro, complimenti !!!! G.Carlo Pavia
Grazie Gian Carlo, alcuni rinvenimenti sono veramente fondamentali