giovedì, 21 Novembre 2024
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ANTICA CAVA PER LA COSTRUZIONE DEL SECONDO TEMPIO INDIVIDUATA A GERUSALEMME

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La famosa zona industriale high-tech di Gerusalemme è denominata Har Hozvim, la Collina dei cavatori, ma non tutti sanno perché. Da alcuni lavori edilizi, che prevedono lo sviluppo del territorio da parte della Moriah Jerusalem Development Corporation, archeologi della Israel Antiquities Authority ha rinvenuto le tracce che confermano il nome di una vasta area adibita a cava, apparentemente risalente al periodo del Secondo Tempio di matrice erodiana.

La cava, di cui solo una parte è stata scavata, si estende per circa 600 mq ma è probabilmente almeno due o tre volte più grande e produceva massicci blocchi da costruzione che misuravano circa 1,5×2 mt. Il sito fornisce, inoltre, una chiara dimostrazione di tutte le fasi di estrazione e preparazione della pietra.

Aerial view of the ancient quarry

Secondo Moran Hagbi, direttore dello scavo per conto dell’Israel Antiquities Authority, i progetti di costruzione su larga scala nell’antica Gerusalemme, come gli edifici sul Monte del Tempio, richiedevano una grande quantità di materiali da costruzione e la capacità di organizzare e coordinare l’estrazione e il trasporto di migliaia di blocchi da costruzione nell’antica città

Nella cava sono stati rinvenuti blocchi da costruzione in varie fasi di lavorazione tra cui alcuni già squadrati in procinto di essere staccati dal substrato roccioso, prima di essere caricati e trasportati nella città antica. Per gli archeologi, dichiara Hagbi, questa cava rappresenta un’opportunità di incommensurabile importanza poiché alcune delle pietre sono state lasciate in situ: in questo modo, attraverso l’archeologia sperimentale, è possibile studiare le antiche tecnologie e sperimentarle per ricreare i processi con cui sono state estratte le pietre da costruzione.

Gli archeologi della Israel Antiquities Authority stanno si accingono a realizzare un progetto che ricrei gli antichi metodi usati per staccare i blocchi di pietra, nonché di testare l’efficacia dei metodi descritti nelle fonti antiche. Per realizzare questo, saranno utilizzate riproduzioni di antichi strumenti trovati in precedenti scavi e riprodotti  appositamente per scopi sperimentali.

Altri scavi condotti dall’Autorità nella parte settentrionale di Gerusalemme hanno portato alla luce numerose cave di pietra da costruzione, nonché resti di quegli strumenti utilizzati per staccare le pietre dalla superficie della cava. Le cave coprono un vasto territorio a nord della Città Vecchia e sono un fenomeno davvero unico. Infatti, a causa della topografia della regione e della qualità della pietra, furono la principale fonte dei blocchi litici necessari per i progetti monumentali di Gerusalemme nel periodo del Secondo Tempio e in altri periodi storici della città.

Secondo il direttore generale dell’Israel Antiquities Authority, Eli Eskozido, l’attuale boom di sviluppo di Gerusalemme, paradossalmente, offre l’enorme opportunità di scavare e ricostruire i grandi progetti edilizi nella Gerusalemme dell’antichità. Ormai da decenni, prima di iniziare qualsiasi progetto di sviluppo a Gerusalemme, gli archeologi sono chiamati a scavare ed esaminare reperti e manufatti antichi affinché si riempiano tutti i tasseli della storia della città.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Israeli government website

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