NUOVO STUDIO SULLA DURATA DELLA COESISTENZA TRA SAPIENS E NEANDERTHALIANI
I Sapiens e i Neanderthaliani potrebbero aver avuto una coesistenza in Francia e nella Spagna settentrionale per circa 2.900 anni, fino alla scomparsa dei Neanderthal, secondo i risultati pubblicati dagli archeologi Igor Djakovic e Marie Soressi dell’Università di Leiden e i colleghi dell’Università di Cambridge in una nuova pubblicazione su Scientific Reports.
La ricerca offre importanti informazioni sulla storia dell’evoluzione umana poiché non è ancora chiaro quando e dove questi ominidi possano aver coesistito in Europa. La sovrapposizione risalirebbe in un periodo compreso tra i 42.000 anni fa quando, si ritiene, gli esseri umani moderni siano apparsi nella regione, fino a circa 40.000 anni fa quando i Neanderthaliani si siano estinti.
Il team ha analizzato un set di dati di manufatti neanderthaliani e di Sapiens provenienti da 17 siti archeologici in Francia e Spagna settentrionale, nonché altri dieci esemplari di Uomo di Neanderthal della stessa regione. Tutti i campioni sono stati datati grazie all’utilizzo dei nuovi metodi di modellazione al radiocarbonio
per una maggiore precisione.
Secondo i ricercatori, le possibilità di scoprire e datare la prima o l’ultima apparizione di una specie, cultura o tecnologia nei reperti archeologici e fossili sono estremamente ridotte. Hanno quindi utilizzato un metodo importante adattato dalla scienza della conservazione biologica: la modellazione ottimale della stima lineare. Utilizzando eventi datati noti per la presenza di questi gruppi di ominidi, si stima che l’Homo Sapiens e l’Homo Neanderthalensis possano aver coesistito in Francia e nella Spagna settentrionale per un periodo compreso tra i 1.400 e 2.900 anni.
I risultati, affermano i ricercatori, suggeriscono anche che questo periodo di sovrapposizione e coesistenza potrebbe essere stato strutturato geograficamente. I dati spaziali e cronologici indicano che gruppi di Sapiens potrebbero essere apparsi per la prima volta e occupare i limiti meridionali della regione di studio, mentre i Neanderthaliani hanno continuato ad occupare le estensioni settentrionali. Tale andamento geografico è coerente con l’ipotesi dell’arrivo in Francia dell’Homo sapiens lungo la costa mediterranea.
I ricercatori ritengono che la natura e la frequenza delle interazioni tra Neanderthaliani e Homo Sapiens resta da decifrare ma si possono trovare indicazioni all’interno della cultura materiale. Vi sono prove crescenti che gli esseri umani moderni e i Neanderthal utilizzassero tecnologie simili, dando credito all’idea che questo periodo possa aver comportato una forma di interazione tra queste popolazioni.
Nuovi scavi e analisi, incluso l’aDNA sedimentario, faranno senza dubbio nuova luce su questo periodo affascinante e sulle circostanze della coesistenza e quelle che circondano la scomparsa dei Neandertaliani nell’Europa occidentale.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Universiteit Leiden
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