giovedì, 21 Novembre 2024
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PROSEGUONO RICERCHE A PALAZZO SUMERICO SULLA TABLET HILL DI GIRSU, IRAQ

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Nel sito dell’antica città sumera di Girsu, la moderna Telloh, nella provincia di Dhi Qar, nel sud dell’Iraq, si erge, tra i resti archeologici, un tumulo noto come Tablet Hill.

Tra la fine del Diciannovesimo e l’inizio del Ventesimo secolo, gli archeologi francesi hanno portato alla luce decine di migliaia di tavolette cuneiformi ma i saccheggiatori ne hanno portato via almeno qualche altro migliaio. Le ricerche sulle tavolette hanno evidenziato che si trattava degli archivi amministrativi di un palazzo pubblico di cui non si sapeva la conoscenza. A causa dell’entità del saccheggio che aveva avuto luogo nel sito, molti studiosi hanno sempre ritenuto che non fossero rimasti resti archeologici significativi.

Sulla base della sua esperienza nello scavo del vicino tempio dedicato al dio guerriero Ningirsu, l’archeologo del British Museum, Sebastien Rey, direttore del Tello/Ancient Girsu Projec, aveva la sensazione che i cumuli di tavolette rinvenuti dalle prime missioni potessero celare alcune parti del sito.

Secondo Rey, oggi si tende ad affermare che i grandi siti scavati nel Diciannovesimo secolo siano stati scavati in modo definitivo, pensando che non ci sia più nulla da indagare. Molti manufatti, tuttavia, possono essere ancora portati alla luce ed è responsabilità della comunità di archeologi di indagare ancora questi siti attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie esistenti per salvaguardare quanto possa essere salvato.

Usando la fotografia con droni, il team di archeologi britannici e iracheni guidati da Rey ha identificato alcune potenziali strutture a Tablet Hill. Gli archeologi hanno quindi scavato una nuova trincea attraverso il tumulo di tavolette rivelando una sezione del muro del palazzo risalente all’inizio del II millennio a.C., all’incirca nel periodo in cui la città fu abbandonata.

Pochi metri più in profondità, all’altra estremità della trincea, gli archeologi hanno identificato una porzione di muro risalente alla metà del III millennio a.C. Rey sospetta che, come molte grandi antiche strutture mesopotamiche in mattoni di fango, il palazzo sia stato pesantemente ristrutturato o addirittura ricostruito nel corso dei secoli successivi.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: The Girsu Project

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