STRUTTURE PREISTORICHE POTREBBERO ESSERE STATE INDIVIDUATE DAL LiDAR NELLE CAMPAGNE IRLANDESI
La tecnolgia LiDAR potrebbe aver individuato rivelato centinaia di strutture del periodo preistorico mai rilevate e raggruppate in una fascia di terreno agricolo nella campagna irlandese.
Gli archeologi hanno scoperto i manufatti a Baltinglass, una città nella contea di Wicklow, nell’Irlanda orientale, utilizzando il LiDAR, una tecnica che utilizza un aereo in volo mentre uno strumento spara impulsi laser verso il suolo. Questi impulsi colpiscono gli oggetti e poi rimbalzano indietro, aiutando i ricercatori a mappare la topografia del paesaggio, anche quella nascosta dalla vegetazione.
L’area esaminata dai ricercatori era occupata durante il Neolitico antico (inizio intorno al 3700 a.C.) e l’Età del Bronzo medio-tarda (dal 1400 all’800 a.C.). Tuttavia, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Antiquity, le tracce di un’occupazione durante il II Millennio a.C., noto come Neolitico Medio, sono state scarse.
Nonostante anni di aratura agricola che hanno pesantemente danneggiato alcuni monumenti, il LiDAR ha rivelato modelli tridimensionali del paesaggio costellati di strutture, tra cui diverse strutture con recinti di terrapieni lunghi, stretti e di grandi dimensioni, che potrebbero aver avuto un scopo rituale. Secondo i ricercatori, il raggruppamento è considerato il più grande raggruppamento di tumuli tra Irlanda e Gran Bretagna.
L’autore dello studio, James O’Driscoll, un archeologo dell’Università di Aberdeen in Scozia, ha iniziato a lavorare su quest’area circa 10 anni fa come parte e originariamente l’idea era che questo fosse il luogo in Irlanda con tumuli dell’Età del Bronzo più grandi, tra i più grandi del paese. Dopo vari rilievi, i ricercatori hanno compreso che non si trattava solo di manufatti dell’Età del Bronzo, ma anche molte strutture neolitiche. Intorno al 2014, un abitante del posto ha identificato uno di questi tumuli oblunghi ma non sono state mai fatte altre indagini.
La nuova indagine LiDAR ne ha rivelati altri quattro, una scoperta molto importante perché gruppi di tumuli non esistono in Irlanda, ne esistono una mezza dozzina in Gran Bretagna, ma in Irlanda esistono solo circa 20 tumuli isolati,
I tumuli hanno lunghezze comprese tra i 150 e 200 metri mentre il più grande si estende per circa 400 m, secondo lo studio. Secondo O’Driscoll, poiché queste strutture furono costruite durante il Neolitico, quando non si aveva a disposizione utensili di metallo ma, probabilmente, solo di legno, dimostra quante risorse, tempo e sforzi sono stati necessari per costruirli, dal momento che si tratta di un insediamento considerevole.
Gli archeologi ritengono che i monumenti possano essere stati utilizzati per diversi scopi, per i grandi eventi solari, per l’agricoltura, per percorsi rituali con i defunti. Ad esempio, quattro delle strutture oblunghe sono allineate verso il “sole nascente del solstizio d’estate, che potrebbe indicare il culmine della stagione dello sviluppo delle messi in agricoltura.
O’Driscoll ritiene che queste strutture possano anche essere state dedicate ai defunti, anche se, al momento, non si hanno informazioni sui rituali che si svolgevano nel sito. Le ipotesi suggeriscono che potrebbero essere stati usati come percorsi processionali che vrebbero condotto il defunto serenamente nell’aldilà.
Secondo i ricercatori, questi monumenti aiutano a comprendere lo stile di vita di questi gruppi umani neolitici, agricoltori di prima generazione, attività, quella agricola, che è diventata rapidamente centrale nella loro vita. Prima di eventuali indagini archeologiche, i ricercatori intendono analizzare campioni di terreno del sito per ottenere una migliore comprensione della flora e della fauna locale nel Neolitico antico.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: University of Aberdeen Archaeology Society