mercoledì, 18 Dicembre 2024
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AMULETO D’ARGENTO DI III SECOLO RIVELEREBBE LA PRIMA TESTIMONIANZA CRISTIANA DEL NORD EUROPA, FRANCOFORTE SUL MENO

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Secondo un nuovo studio, un amuleto d’argento di 1.800 anni fa, rinvenuto in una sepoltura in Germania, potrebbe essere la più antica testimonianza del Cristianesimo a nord delle Alpi, retrodatando di circa un secolo le precedenti ricerche a riguardo. I ricercatori hanno fatto la scoperta srotolando digitalmente un piccolo rotolo all’interno dell’amuleto, che ha rivelato un’insolita iscrizione latina. La scoperta potrebbe sviluppare nuove conoscenze su come il Cristianesimo fosse praticato nella zona settentrionale dell’Impero romano.

Misurando solo 3,5 centimetri di lunghezza, l’amuleto contiene un foglio di lamina d’argento sottile arrotolato strettamente. Gli archeologi lo hanno scoperto nella tomba di un uomo deposto tra il 230 e il 270 d.C. e sepolto in una necropoli alla periferia di Francoforte. L’uomo probabilmente indossava l’amuleto su un cordino attorno al collo, poiché è stato trovato appena sotto il mento.

Secondo l’archeologa biblica indipendente Tine Rassalle, lo scopo di questi amuleti, noti anche come filatteri, era quello di proteggere o guarire i loro possessori da una serie di disgrazie, come malattie, dolori fisici, infertilità o persino forze demoniache: in un’epoca senza conoscenze mediche avanzate, tali oggetti erano fonti vitali di conforto e sicurezza per se stesso e i propri cari.

Secondo la Rassalle, il luogo in cui è stato scoperto il manufatto è raro: questi amuleti erano ampiamente utilizzati nella tarda antichità, specialmente nel mondo mediterraneo orientale, e sono molto più rari nel mondo romano occidentale. La scoperta di questo amuleto in Germania suggerisce che le idee cristiane avevano già iniziato a penetrare in aree lontane dai primi centri di crescita del cristianesimo.

Sebbene l’oggetto sia stato scoperto nel 2018, gli esperti del Leibniz Centre for Archaeology (LEIZA) di Magonza hanno trascorso diversi anni a conservarlo, restaurarlo e analizzarlo prima di annunciare le loro scoperte recentemente in una dichiarazione.

Ivan Calandra, responsabile della piattaforma di imaging presso il LEIZA, ritiene che la sfida nell’analisi del prezioso documento era il suo arrotolamento e, dopo circa 1800 anni, era ovviamente anche piegato e pressato; utilizzando la tomografia computerizzata è stato possibile scansionarlo a una risoluzione molto elevata e creare un modello 3D.

Il modello virtuale 3D ha permesso ai ricercatori di srotolare e analizzare digitalmente l’iscrizione di 18 righe, poi decifrata da Markus Scholz, docente presso il Goethe University Institute of Archaeological Sciences di Francoforte. Scholz ha affermato che è insolito che la scrittura sia in latino perchè, normalmente, tali iscrizioni su amuleti erano scritte in greco o ebraico.

L’ “Iscrizione di Francoforte” recita come segue:

[Nel nome] di San Tito. Santo, santo, santo! Nel nome di Gesù Cristo, Figlio di Dio! Il Signore del mondo resiste con [forze] a tutti gli [attacchi/insuccessi].

[Il Dio] concede l’ingresso al benessere. Possa questo mezzo di salvezza proteggere l’uomo che si abbandona alla volontà del Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, poiché davanti a Gesù Cristo ogni ginocchio si piega: quelli nei cieli, quelli sulla terra e quelli sotto terra, e ogni lingua confessa [Gesù Cristo].

Nei primi secoli dell’Impero romano, praticare il Cristianesimo poteva essere rischioso. Molti cristiani furono condannati, crocifissi e altri furono costretti a combattere nelle arene, creando un’atmosfera di paura tra i primi cristiani, costretti a praticare in segreto in luoghi come le catacombe. Secondo i ricercatori, dunque, se questo individuo della Germania del III secolo era sepolto con il suo amuleto significava che la sua fede era molto importante.

Un amuleto d’argento simile è stato scoperto nel 2023 in Bulgaria. Datato più o meno nello stesso periodo, l’amuleto bulgaro è stato trovato anche in una tomba vicino al cranio della persona. L’iscrizione menzionava gli arcangeli Michele e Gabriele e faceva riferimento al Cristo “guardiano”. Gli esperti che studiavano l’amuleto bulgaro hanno suggerito che questo linguaggio e il posizionamento dell’amuleto in una tomba derivassero dalla necessità dei primi cristiani di nascondere e custodire la propria fede.

Altri amuleti metallici antichi che sono stati trovati nel mondo cristiano primitivo spesso mescolano fedi diverse, inclusi elementi di Giudaismo e Paganesimo insieme al Cristianesimo. Secondo i ricercatori, l’amuleto di Francoforte non menziona nessun’altra fede; è puramente cristiano, è inscritto interamente in latino e invoca esclusivamente Gesù Cristo e il dio cristiano, insolito perché la maggior parte degli amuleti, che si rivolgono anche ad angeli, demoni o altre entità soprannaturali.

Il testo dell’amuleto di Francoforte è quindi incredibilmente importante per gli studiosi del Cristianesimo primitivo, hanno osservato i ricercatori, soprattutto perché contiene il primo esempio di alcune frasi, tra cui “Santo, santo, santo!”, che non è nota nel cristianesimo fino al IV secolo, e una prima citazione dalla Lettera di Paolo ai Filippesi, portando la comprensione della cristianizzazione occidentale e del monoteismo cristiano a un livello completamente nuovo!

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Archäologisches Museum Frankfurt

Amuleto d’argento film

Germania romana

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