Le tre principali ondate migratorie hanno interessato l’intero continente, secondo l’analisi di Twigstats. Innanzitutto, i ricercatori hanno scoperto una notevole espansione di individui dalla Scandinavia meridionale e dall’Europa settentrionale nel resto dell’Impero romano tra l’1 e il 500 d.C. Hanno identificato una seconda ondata migratoria dall’Europa orientale e centrale verso la Scandinavia che si è conclusa intorno all’800 d.C. Le persone si sono poi espanse di nuovo fuori dalla Scandinavia nell’era vichinga, dopo l’800.
l metodo può identificare antenati sconosciuti non solo in intere popolazioni, ma anche in individui specifici, ha osservato il team.
Un genoma nello studio proveniva da un individuo vissuto nel periodo romano che fu sepolto nella Necropoli del Gladiatore a York, in Inghilterra, con la testa decapitata tra le ginocchia. Ricerche precedenti suggerivano che avesse tanto in comune, dal punto di vista genetico, con gli Olandesi moderni quanto con gli Anglosassoni. Il nuovo metodo ha convalidato questa ipotesi rivelando che l’uomo aveva anche circa un quarto di ascendenza scandinava.
Secondo i ricercatori, queste informazioni documentano che individui con origini scandinave erano già presenti in Gran Bretagna prima del V secolo d.C. e poco conosciute nel resto dell’Europa altomedievale.
La tecnica Twigstats è innovativa perché modella statisticamente le mutazioni genetiche che sono condivise sui “ramoscelli” di un albero genealogico. Includendo il periodo di tempo come fattore nell’analisi, diventa fattibile identificare l’ascendenza di un individuo in modo più specifico e con maggiore certezza di quanto fosse possibile in precedenza.
Pontus Skoglund, coautore dello studio e responsabile del gruppo di genomica antica presso il Francis Crick Institute di Londra, ritiene che l’obiettivo era un metodo di analisi dei dati che avrebbe fornito una lente più nitida per la storia genetica su piccola scala.
I ricercatori hanno applicato il loro nuovo metodo a centinaia di genomi per rispondere a domande sulla storia dell’Europa altomedievale. In particolare, volevano sapere di più sui gruppi umani che vivevano appena fuori dall’Impero romano prima della sua caduta nel V secolo, poiché poche sono le informazioni dal punto di vista storico.
Grazie alle informazioni raccolte dal loro nuovo metodo di analisi dei genomi antichi, i ricercatori hanno concluso che le migrazioni avvenute all’inizio del primo millennio potrebbero essere state innescate da popolazioni dell’Europa settentrionale attratte dalla maggiore ricchezza dell’Impero romano, mentre le migrazioni successive si sono diffuse dall’Europa centrale a quella settentrionale.
Secondo Leo Speidel, primo autore dello studio, capogruppo presso RIKEN, un istituto nazionale di ricerca scientifica in Giappone, Twigstats consente di individuare ciò che prima non era possibile individuare, come queste tre grandi migrazioni, e il nuovo metodo può essere applicato ad altre popolazioni in tutto il mondo e, si spera, rivelare altri pezzi mancanti del puzzle genomici.