giovedì, 26 Dicembre 2024
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RINVENUTO RICCO RELITTO ROMANO AL LARGO DELLE BALEARI

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I ricercatori spagnoli hanno rinvenuto uno dei reperti più rari nel campo dell’archeologia, un antico naufragio intatto situato al largo delle coste delle Isole Baleari, in Spagna, a circa 70 metri al di sotto del livello del mare. Secondo l’Instituto Balear de Estudios en Arqueología Marítima (IBEAM) si tratta di una nave romana di 1.800 anni che trasportava circa 2.000 anfore. La maggior parte di questi oggetti sono risultati essere ancora nella loro posizione originale, nonostante il naufragio sia avvenuto da più di diciotto secoli.

Dettaglio della spettacolare scoperta. Foto di JORDI CHIAS

Il direttore scientifico dell’IBEAM ha ipotizzato che la le anfore trasportassero garum, la famosa salsa piccante di pesce fermentato che è stato consumata come una prelibatezza in molte parti dell’antico impero romano e che, forse, ha anche portato alla nascita della tenia, un parassita degli alimenti di origine animale crudi. Alcuni studi confermano la credibile ipotesi che il garum in realtà fosse prodotto in serie in varie regioni dell’Iberia (Spagna e Portogallo) sotto il dominio romano.

È interessante notare che il naufragio in questione è stato rinvenuto all’interno dei confini dell’Arcipelago del Parco Nazionale marittimo terrestre di Cabrera, un ecosistema comune nelle Isole Baleari che è noto per i suoi fondali ben conservati della costa spagnola. In sostanza, i ricercatori ritengono che è stato questo è stato uno dei principali vantaggi a favore della conservazione della nave nel corso dei millenni.

Come con le recenti scoperte archeologiche, anche questa è avvenuta casualmente, quasi per caso, quando i pescatori della zona hanno catturato nelle loro reti consistenti frammenti di anfora. Con enorme entusiasmo, l’IBEAM ha deciso di lanciare un robot sottomarino per indagare la scena del naufragio nel mese di aprile dello scorso anno; il meccanismo è riuscita a catturare le immagini di anfore sparei in un’area vasta oltre 50 metri quadri. Infine, nel mese di ottobre del 2016, gli archeo sub sono stati in grado di fare un’indagine completa della zona, con oltre 2.000 fotografie del raro e antico naufragio.

Il conseguente studio, ancora in corso, ha rivelato che la nave da trasporto romana era probabilmente lunga più di 20 metri. L’equipaggio dell’imbarcazione è stato incaricato di trasportare il carico di garum nelle anfore sull’asse viario tra il Nord Africa, la Spagna, la Francia e Roma. E’, inoltre, molto intrigante constatere come questo esemplare di imbarcazione naufragata fosse è in realtà il dodicesimo relitto rinvenuto all’interno dei confini del Parco Nazionale di Cabrera. A tal fine, i ricercatori si stanno adoperando per creare una mappa che rappresenti tutti i siti marini archeologici e il loro legame con le attività  produttive realizzate nella zona: questo potrebbe ulteriormente aiutare nella conservazione controllata di tutti i relitti.

 

Tradotto e rielaborato dalla versione inglese da Daniele Mancini

Fonte: El Pais

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