UN PROGETTO DI RESTAURO PER DELOS, GRECIA
L’isola di Delos, al centro dell’arcipelago delle Cicladi (a est della Grecia continentale), porta avanti la sua eredità storica condita da aneddoti e leggende mitologiche. L’isola è vicina al più celebre centro turistico moderno di Mykonos ed è stato conosciuto anche per essere il mitico luogo di nascita di Apollo e Artemide.
Oggi, i ricercatori, grazie al Greece’s Central Archaeological Council e, soprattutto, grazie al contributo di 550 mila euro della Fondazione Paul e Alexandra Canellopoulos, sono in procinto di restaurare molti degli spettacolari monumenti presenti sul sito.
Prima ancora di essere associata ad alcune divinità dell’Olimpo, l’sola di Delos era in realtà conosciuta per il suo santuario sacro, con il suo centro di culto piuttosto fiorente già dal 900 a.C. circa, in seguito trasformato in un santuario religioso panellenico. Per quanto riguarda le fonti archeologiche, si può riscontrare che il sito era probabilmente abitato già dal 3000 a.C., come hanno suggerito i resti di antiche capanne in pietra rinvenuti nella zona.
Per quanto concerne i restauri previsti dal progetto, gli esperti avrebbero intenzione di iniziare con la STOA di Filippo V, eretta intorno al 216-200 a.C. e patrocinata dalla allora re dell’antico regno di Macedonia. La STOA era originariamente di forma semplice, con un solo piano e una sola navata, con la facciata da sedici colonne, con tre metope tra ogni intercolunnio; la particolarità è che il colonnato continua in entrambe le direzioni con brevi elementi murari, ciascuno con un gruppo di quattro finestre. Una complicazione nella STOA di Filippo è stata l’aggiunta, pochi anni dopo, di una STOA parallela, sovrapposta in una delle estremità.
Secondo i ricercatori, oltre a essere un tipo di restauro più fruibile per i visitatori, il progetto sarebbe di effettivo aiuto anche alla preservazione delle affascinanti strutture antiche greche dai rigori degli elementi naturali. Dimitris Athanasoulis, direttore della Cyclades Antiquities Ephorate, afferma che Delos è una piccola isola, dove il sale marino corrode ogni cosa e gli elementi architettonici, in un ambiente ostile, degenerano rapidamente. Il loro restauro ridurrà di molto l’usura.
Visti tutti questi fattori gli amministratori Cyclades Antiquities Ephorate stanno facendo del loro meglio per raccogliere il sostegno di fondi comunitari e statali, ma anche spingendo tali sforzi di restauro nei progetti di conservazione e di ‘emergenza’. Athanasoulis ha ammesso che il suo grande piano mira a trasformare Delos in una sorta di hub archeologico come Pompei che a sua volta attira milioni di euro di finanziamenti nelle azioni di salvaguardia e restauro.
Rielaborato e tradotto da Daniele Mancini
Per ulteriori info: anma.gr