domenica, 24 Novembre 2024
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IDENTIFICATO DNA DELLE MUMMIE “I DUE FRATELLI” DI MANCHESTER

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I “Due Fratelli” sono le mummie più antiche del Manchester Museum e tra i resti umani più noti della sua collezione di Egittologia. Sono le mummie di due uomini d’élite, Khnum-nakht e Nakht-ankh, risalenti al 1800 a.C. circa.

Fino dalla loro scoperta, nel 1907, alcuni egittologi hanno discusso se i due fossero effettivamente geneticamente collegati. Così, nel 2015, una porzione di antico DNA è stato estratto dai loro denti per risolvere il mistero. La fonte dell’enigma è  la scoperta della tomba di sepoltura della coppia, successivamente soprannominato “La tomba dei Due Fratelli“, avvenuta a Deir Rifeh, un villaggio a 400 chilometri a sud del Cairo.

Sono stati trovati da operai egiziani diretti da alcuni dei più famosi egittologi dei primi del XX secolo, Flinders Petrie e Ernest Mackay. Iscrizioni geroglifiche sui sarcofagi indicavano che entrambi erano figli di un anonimo governatore locale e avevano madri con lo stesso nome, Khnum-aa: da allora le due mummie sono divenute noti come i Due Fratelli.

Quando il contenuto completo della tomba è stato spedito a Manchester nel 1908, le mummie di entrambi gli uomini sono state sciolte dalla prima egittologa professionista del Regno Unito, Margaret Murray. La sua squadra ha concluso che le morfologie scheletriche risultavano abbastanza diverse, suggerendo un’assenza di relazione familiare. Sulla base delle prove e sui dati del tempo elaborati, è stato proposto che uno dei due fratelli fosse stato adottato.

Nel 2015, la svolta! E’ stato estratto del DNA estratto dai denti e in seguito elaborato con il sistema di cattura di ibridazione delle frazioni di cromosoma mitocondriale (ereditato dalla madre) e quello Y (ereditato dal padre), sequenziati con un metodo di nuova generazione. L’analisi ha mostrato che sia Nakht-Ankh che Khnum-Nakht appartenevano all’aplotipo mitocondriale M1a1 (l’eredità geneticaper relazione di parentela), suggerendo una relazione materna. Le sequenze cromosomiche Y erano meno complete, mostrando variazioni tra le due mummie e indicando che Nakht-Ankh e Khnum-Nakht avevano diversi padri e, quindi, erano molto probabilmente dei fratellastri.

Konstantina Drosou, della School of Earth and Environmental Sciences at the University of Manchester, che ha condotto il sequenziamento del DNA elogia il lungo e duro lavoro svolto dal team nel lungo ed estenuante viaggio verso la ricerca della soluzione, aggiungendo che i Due Fratelli sarebbero molto orgogliosi del loro lavoro, sottolineando che questo genere di risultati infonde nuove speranze sull’uso del DNA “antico”.

Lo studio, che viene pubblicato sul Journal of Archaeological Science , è il primo ad utilizzare con successo la tipizzazione del DNA mitocondriale e cromosomico Y sulle mummie egiziane.

Campbell Price, curatore della sezione Egitto e Sudan al Manchester Museum ribadisce che l’Università di Manchester, e in particolare il Museo di Manchester, ha una lunga storia di ricerche sugli antichi resti umani egiziani e i risultati di una ricerca come questa sono di alto livello gratificante.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: The University of Manchester

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