INTERESSANTI RINVENIMENTI DAGLI SCAVI DELLA METRO DI SALONICCO
Gli scavi per la metropolitana di Salonicco hanno rivelato non inaspettate sorprese che, però, costituiscono sempre la gioia di archeologi, studiosi e cittadini: una statua acefala di Afrodite, la dea greca dell’amore e della bellezza e una serie di mosaici pavimentali risalenti al IV secolo d.C.
Sembra una strana coincidenza ma anche a Roma, dai lavori per la realizzazione della nuova linea Metro C, gli studiosi hanno portato alla luce, dai recenti scavi archeologici, una serie incredibile di testimonianze della millenaria cultura romana: dalle antiche linee di acquedotti di Piazza Celimontana di cui ho scritto qui, alle domus con affreschi pompeiani distrutte da un antico incendio in via dell’Amba Aradam, alle recenti scoperte di un’altra domus (presumibilmente di un alto ufficiale o centurione), collegata alla vicina caserma, costruita durante il principato dell’imperatore Traiano e ampliato al tempo dell’imperatore Adriano.
Tornando a Salonicco, la statua di Afrodite è stata rinvenuta nel sito della stazione di Hagia Sophia (dal nome della Basilica di Santa Sofia di Salonicco, una delle più antiche chiese della città). È interessante notare come la scultura sia stata identificata vicino alla medesima area che abbia rivelato la presenza di un’intera fontana, solo poche settimane fa. Queste ulteriori scoperte. a testimonianza dell’eredità archeologica di Salonicco, vanno a rimpinguare il cospicuo patrimonio di oltre 300.000 antichità che scoperte durante gli scavi nella città greca e nei suoi dintorni.
Oltre a questa scultura, gli archeologi che scavano la zona nei pressi dell’ingresso sud della stazione di Santa Sofia, sono stati piacevolmente sorpresi dal rinvenimento di pavimenti musivi in ottimo stato di conservazione risalenti al IV secolo d.C. Rappresentano motivi geometrici policromi che adornavano i pavimenti di un ambiente, probabilmente, parte di un complesso di edifici pubblici o di una villa urbana. In ogni caso, questo complesso non ancora identificato, è stato distrutt agli inizi del V secolo lasciando spazio a una piazza rivestita di marmo eretta sopra i suoi resti strutturali degli edifici precedenti.
Tra i manufatti, gli archeologi sono riusciti a portare alla luce anche una medaglia con incisa una donna in posizione seduta, con il volto danneggiato, insieme a un bambino. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto i resti delle pareti di un probabile impianto termale e della relativa cisterna che riforniva di acqua le strutture balneari. Anche un numero importante di frammenti di vetro lascia pensare alla presenza di numerosi contenitori e unguentari per la conservazione di antiche sostanze aromatiche conservate per il benessere degli ospiti delle terme.
Numerosi sono gli oggetti e i manufatti rinvenuti da archeologi e operari durante gli scavi della metropolitana e Yiannis Yiannis Mylopoulos, presidente di Attiko Metro, è certo che le inattese scoperte archeologiche non ostacolano lo stato di avanzamento dei lavori e, al contrario, desidererebbe che i risultati siano valutati da un comitato speciale del Ministero della Cultura affinché si possa trovare la migliore soluzione per esporre i reperti e renderli fruibili ai cittadini di Salonicco.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: greece.greekreporter.com