LA GRECIA VUOLE CITARE IN GIUDIZIO LA GRAN BRETAGNA PER I MARMI DEL PARTENONE
L’annosa vicenda di marmi del Partenone è sempre su tutte le prime pagine dei tabloid: ne ho scritto diverse volte in attesa della risoluzione della vicenda. La Grecia vorrebbe citare in giudizio la Gran Bretagna e il British Museum per la restituzione delle sue inestimabili sculture del Partenone.
Secondo David Hill, presidente del comitato Australians for the Return of the Parthenon Sculptures ed ex presidente dell’International Association for the Restitution of the Parthenon Marbles, i “Marmi di Elgin“, così conosciuti poiché furono rimossi dal Partenone dal conte inglese Lord Elgin mentre Atene era sotto il dominio ottomano, i greci ora hanno il sostegno di tutto il mondo sul ritorno delle sculture e, secondo lui, si è ormai prossimi alla decisione degli inglesi di restituire le sculture.
Hill sostiene che la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica britannica sostiene il ritorno delle sculture in Grecia. Il British Museum e il governo britannico, però, ignorano l’opinione pubblica e continuano a rifiutare che tornino indietro, bollando il British Museum come “un vecchio establishment che si permette di ignorare l’opinione pubblica”!
Hill è molto ottimista sul fatto che un giorno i marmi torneranno in Grecia e ritiene che il governo greco debba adire a un’azione legale affinché accada.
Già cinque anni fa l’allora primo ministro greco Antonis Samaras ha consultato alcuni esperti di diritto internazionale che avrebbero consigliato al governo greco che avrebbe dovuto perseguire l’azione di recupero dei marmi. Se tra l’opinione pubblica greca monta la volontà per il ritorno delle sculture, Hill ritiene che esiste una riluttanza a citare in giudizio gli inglesi perché l’azione è vista come un passo indegno da compiere.
La riluttanza a citare in giudizio ha qualcosa che riguarda entrambi i paesi membri dell’Unione europea (ancora per poco gli inglesi…, ndr) e gli annosi problemi finanziari della Grecia.
Secondo Hill, però, anche se la Gran Bretagna non ha avuto alcun peso economico per la Grecia nella sua attuale crisi economica, è la differenza culturale il maggior ostacolo; i politici greci ritengono, erroneamente, che se il primo giudizio fallisse, non ci sarebbe una seconda possibilità.
Hill, inoltre, anche alcuni risvolti politici per il ritorno delle sculture: i cambiamenti alla guida del governo e del ministero della cultura graci, che potrebbero rendere difficili le coerenze di approccio al caso: negli ultimi 20 anni si sono succeduti 14 diversi ministri per la cultura e 7 diversi primi ministri e tutti i greci, ogni volta che arriva un nuovo ministro della cultura o un primo ministro, corrono fino all’Acropoli e richiedono il ritorno dei desiderati marmi del Partenone.
Ma il grido di protesta dovrebbe essere urlato a Londra, non ad Atene…
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Sacrosanto il diritto dei greci di riavere ciò che è stato RUBATO loro. Non c’è differenza tra un ladruncolo e un LORD, sempre ladri sono. Chiedetelo a S.M. Elizabeth, non è vero ?