GERUSALEMME, SANTA, TRA ARCHEOLOGIA, STORIA E RELIGIONI
Non ho mai nascosto il mio interesse per Gerusalemme, la città santa per eccellenza, e tutti i suoi migliaia di anni di storia l’hanno contornata. Questo articolo è un compendio di tante letture, tanti reportage visti ma manca, ovviamente, una visita diretta che spero di poter fare in questa mia vita.
Buona lettura!
Oltre le aride rive del Mar Morto viveva il popolo dei Gebusei, una tribù caananita che, migliaia di anni fa, su un vasto affioramento roccioso al centro di un arido territorio adorava Shalem/Shalim, il dio del sole morente. La città fondata su quella roccia era nota come il “luogo di Shalem”, Yerushalem!
Nel corso dei secoli, questa città santa, che molti credevano fosse il centro del mondo, è diventata la “porta verso Dio” per tre importanti religioni monoteiste ed è il pezzo di terra più conteso della storia.
Oggi la città vecchia, racchiusa tra le sue mura, è un mosaico di culture e fedi dove Ebrei, Cristiani e Musulmani vivono gli uni accanto agli altri, anche se in quartieri distinti, Ognuno nella propria Gerusalemme!
Oltrepassando la Porta di Damasco si entra nel quartiere musulmano e in arabo Gerusalemme è chiamata al-Quds, “la (città) santa”, ma per tanti individui è anche un luogo di ordinaria vita quotidiana.
Nel quartiere ebraico, due volte alla settimana, c’è una grande festa, una per i ragazzi, chiamata Bar mitzwah, una per le ragazze, chiamata Bat mitzwah: è il momento in cui si diventa adulti. Gli ebrei di Gerusalemme provengono da oltre 100 Paesi diversi, dalla Francia alla Tunisia alla Polonia e il loro ritorno nella “Terra promessa” è denominato con un termine speciale, Aliyah, “l’atto di salire” verso Gerusalemme durante i pellegrinaggi prescritti dalla religione.
Per i Cristiani, il periodo migliore è la Pasqua: si inizia con la processione della Domenica delle Palme, camminando lungo il Monte degli Ulivi e celebrando il giorno in cui Gesù Cristo sarebbe entrato in città, rivivendo, poi, la sua passione e la morte. Nel quartiere Cristiano vivono etiopi, greci ortodossi, cattolici, copti, siriani e ogni comunità celebra la Pasqua secondo la propria tradizione. Vicino al quartiere Cristiano è posizionato il quartiere armeno e la Pasqua è celebrata nella propria chiesa.
Nonostante la città vecchia sia molto piccola, i quattro quartieri non comunicano: con una superficie inferiore ai 3 km quadrati e la città vecchia di Gerusalemme La Santa ospiti alcuni dei luoghi più sacri al mondo delle tre religioni monoteistiche più importanti, gli abitanti non hanno rapporti se non quelli istituzionali.
Cosa ha spinto un gran numero delle popolazioni mondiali a conquistare questa terra?
Gerusalemme è il crocevia tre Africa, Asia ed Europa, è la zona denominata “la culla della civiltà”, dove sono sorti i primi imperi 6000 anni fa e la terra attorno la città è divenuta un immenso campo di battaglia per Sumeri, Egiziani, Assiri, Babilonesi, Persiani, Greci e Romani, ognuno lasciando il segno del proprio passaggio.
Se i Romani hanno lasciato grandi città portuali con meravigliosi edifici, sulle Tombe dei Profeti biblici i Musulmani hanno costruito i propri santuari; se su un altopiano sul Mar Morto, Re Erode ha costruito l’Herodion e Masada, la Fortezza di montagna dove gli ultimi ribelli ebrei hanno opposto resistenza all’esercito romano, nel deserto della Giudea i primi Cristiani hanno costruito remoti monasteri, alcuni ancora oggi popolati da monaci e pellegrini.
Gerusalemme La Santa è stata conquistata più di 40 volte e ogni nuova città è stata costruita su quella precedendo, lasciando ancora molto da scoprire, scavando in profondità. Una peculiarità che rende Gerusalemme il luogo unico, anche archeologicamente parlando, è la stratigrafia delle continue occupazioni, andando indietro dai biblici Gebusei, passando per gli Israeliti, il periodo romano, le Crociate, fino ad oggi
Comprendere L’Antica Gerusalemme è come provare a comporre un immenso puzzle, dove mancano la maggior parte delle tessere, mentre tutti i manufatti recuperati dagli scavi sono un pezzo di quel puzzle. La zona attorno a Gerusalemme ha prodotto delle incredibili scoperte archeologiche: quella dei Rotoli del Mar Morto è una di quelle!
Ai livelli più profondi del sottosuolo si trovano i resti della popolazione più antica della città, con i resti dei suoi edifici e quelli dei propri manufatti. Ma cosa ha attirato le antiche popolazioni su quel luogo desertico e roccioso di montagna? L’acqua!
Nel cuore dell’antica città è presente una sorgente di acqua dolce, la Sorgente di Gihon, e gli abitanti ne scavarono una galleria nella roccia fino trovare la fonte di quell’acqua. Oltre all’acqua, Gerusalemme è divenuta importante per un altro motivo posto in cima alla collina che sovrasta la città: il vasto affioramento roccioso dove si ritiene che i Gebusei adoravano il sole del dio morente.
Nella tradizione ebraica questa è la prima pietra su cui è stato creato il mondo e sulla quale alcuni degli episodi più importanti della Bibbia hanno avuto luogo: Abramo si preparò a sacrificare suo figlio in una prova di fede, Re Davide vi portò l’Arca dell’Alleanza, Re Salomone vi fece costruire il Primo Tempio. Anche dopo che il Primo Tempio è stato distrutto dai Babilonesi, è sempre sopravvissuta la credenza che Gerusalemme sia il luogo della terra più vicino a Dio
Una delle quattro mura di contenimento delle enorme piattaforma dove 2000 anni fa Erode il Grande ha fatto ricostruire il Secondo Tempio di Gerusalemme è il Muro del Pianto o Muro occidentale, un luogo molto amato da tutte le generazioni degli ebrei. L’enorme basamento del tempio erodiano, dunque, è circondato da imponenti mura di contenimento, ancora oggi fondamentali.
Nei pressi dell’ angolo sud-ovest del muro, è possibile notare la possenza delle pietre che costituiscono il muro, lasciando anche dubbi sulle modalità di posizionamento degli enormi conci: con l’ ausilio delle antiche fonti e delle moderne tecnologie è comunque possibile ricostruire la struttura del Secondo Tempio il suo potente basamento, al massimo del suo splendore.
Oggi, molto tempo dopo la distruzione del Secondo Tempio da parte dell’esercito romano, gli Ebrei moderni piangono la sua perdita nei pressi del Muro occidentale, il cosiddetto Muro del Pianto.
La Basilica del Santo Sepolcro, a Gerusalemme, ospita i pellegrini cristiani, da decine di secoli: tutti accorrono per toccare la roccia del Calvario, per visitare la tomba in cui è stato sepolto il Cristo e dalla quale è resuscitato.
Per comprendere dove Gesù Cristo, secondo i Vangeli, è morto ede è stato sepolto nei luoghi ospitati dalla Basilica del Santo Sepolcro, è necessario scendere negli ipogei della chiesa. In profondità, gli archeologi hanno rinvenuto antichi graffiti, per lo più a forma di croce, tra i quali una barca disegnata da un pellegrino con l’iscrizione Latina: “Signori, siamo venuti”, suggerendo che pellegrini Cristiani pregavano in quel luogo sacro prima della costruzione della chiesa.
In altri ambienti ipogei, gli antichi devoti hanno scavato tombe antiche, proprio in quella collina rocciosa nota come Golgota: la maggior parte degli archeologi ritiene che al tempo di Gesù Cristo questa fosse una necropoli ebraica: queste tombe e il sito del Calvario sarebbero diventate, dopo qualche secolo, il simbolo della Cristianità, la Basilica del Santo Sepolcro!
L’archeologia, dunque, non può dimostrare che Golgota sia stato il luogo di crocifissione e deposizione di Gesù Cristo: ma questa credenza resta e resterà una mera questione di fede!
Per il mondo musulmano Gerusalemme è la città dei Profeti: Abramo, Davide, Gesù e l’ultimo dei Profeti, Maometto: il Profeta, una notte, fece un miracoloso viaggio da La Mecca a Gerusalemme, dove ascese al cielo su una scala di luce. Da più di 1000 anni i Musulmani collegano il viaggio notturno del profeta Maometto con la piattaforma di pietra che ospitata sotto la dorata Cupola della Roccia, con la Moschea di al-Aqsa nella parte meridionale della spianata.
La Cupola della Roccia è effettivamente costruita su quella roccia, chiamata al-Sakhra, della quale il profeta Maometto sarebbe asceso al cielo guidando tutti i profeti in preghiera, sacra anche agli Ebrei. Costruita 1300 anni fa, la Cupola della Roccia è uno dei monumenti islamici più antichi del mondo. Perché è stata realizzata proprio nei pressi del Muro occidentale? Perché è considerata la porta verso Dio per i Musulmani?
La più antica mappa di Gerusalemme La Santa rinvenuta, mostra che quando i Musulmani arrivarono come conquistatori nel VII secolo, trovarono una città cristiana dominata dalla Basilica del Santo Sepolcro. Si racconta che sono stati invitati a pregare dentro la chiesa ma chiesero, invece, di essere accompagnati verso la piattaforma di pietra dell’antico tempio per cercare il loro luogo di preghiera: era abbandonato e pieno di rifiuti e rovine; solo dopo averlo ripulito, trovarono quello che stavano cercando, il vasto affioramento roccioso al centro delle storie sacre di Gerusalemme La Santa!
Oggi Oggi la Cupola della Roccia custodisce, quindi, l’antica pietra dove si crede che un tempo i Gebusei pregassero, i templi ebraici e pagani poggiassero, il profeta Maometto ascendesse al cielo!
Gerusalemme, la Santa, è un coacervo, dunque, di riti sacri: uno dei più antichi della cristianità è la celebrazione ortodossa del Sacro fuoco che avviene il giorno del sabato Santo, all’interno della Basilica del Santo Sepolcro. Inoltre, nelle principali festività ebraiche, gli Ebrei si riuniscono davanti al Muro occidentale per le benedizioni sacerdotali, che secondo la tradizione sono le stesse concesse dai sacerdoti di 3000 anni fa. Negli ultimi giorni del Ramadan, i Musulmani credono che il cielo si apra e tutte le loro preghiere siano esaudite.
Ogni religione ha un assunto le migliori peculiarità dell’altra, credendo di essere diverse, ma avendo in comune più di quanto credano: le varie popolazioni, le varie credenze religiose, riusciranno un giorno ad avere il coraggio di conoscersi per una pacifica e sana convivenza? Ebrei, Cristiani e Musulmani sono sempre e spesso stati in conflitto ma condividono un’eredità storica e monumentale e un amore per una terra che ha alimentato la loro fede e in nessun altro luogo al mondo questo è più evidente, se non a Gerusalemme la Santa…
Daniele Macini
Per ulteriori approfondimenti:
- Lemma “Gerusalemme”, in Enciclopedia italiana, su treccani.it, 1932
- S. S. Montefiore, Gerusalemme. Biografia di una città, Milano 2018
- F. Cardini, Gerusalemme. Una storia, Bologna 2012