RELITTO ROMANO SCOPERTO AL LARGO DI CEFALONIA, GRECIA
Un relitto di epoca romana, risalente al primo impero, è stato trovato vicino a Cefalonia, un’isola ionica della Grecia, utilizzando tecniche di telerilevamento con sonar sottomarino per identificare aree di potenziale naturale e archeologico. Gli archeologi greci hanno pubblicato i risultati dello studio del naufragio del “Fiskardo” sulla rivista Journal of Archaeological Science.
Sono stati trovati tre relitti quasi intatti della Seconda Guerra Mondiale che giacevano sul fondo del mare, due navi e un aereo, nonché un naufragio romano e il suo carico di anfore. Conosciuto come Fiskardo, per la sua vicinanza a un villaggio di pescatori con lo stesso nome, il naufragio è databile tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. e il relitto è il più grande trovato finora nel Mar Mediterraneo, secondo gli studiosi.
Il sondaggio è stato condotto in due fasi: il “rilevamento di ricognizione” e il “rilevamento specifico del sito“, utilizzando una nave di rilevamento costiero e una varietà di apparecchiature sonar e parametri di acquisizione dei dati in ogni fase. Il “rilevamento di ricognizione” è stato veloce e ad alta densità, mirato a specificare il paesaggio marino complessivo dell’area di studio e a rilevare potenziali bersagli del fondo marino, che potrebbero corrispondere agli antichi naufragi. Il “rilevamento specifico del sito” mirava al rilevamento dettagliato di aree selezionate in cui sono stati rilevati potenziali obiettivi.
Gli archeologi hanno rinvenuto, dal relitto lungo oltre 30 metri, 6.000 anfore per prodotti alimentari e vino che sono ancora in ottime condizioni. La nave mercantile è una delle quattro navi più grandi scoperte nel Mar Mediterraneo databili allo stesso periodo: la più grande misura circa 40 metri di lunghezza, mentre la lunghezza media delle navi all’epoca era di 15-20 metri.
Si ritiene che il relitto abbia un notevole potenziale archeologico e indica l’importanza del porto di Fiskardo all’epoca. Dal villaggio sono stati portati alla luce diversi manufatti archeologici come abitazioni, complessi termali e un teatro datato tra il 146 a.C. e il 330 d.C.
L’approfondito studio del relitto farà sicuramente luce sulla tipologia di rotte commerciali esistenti in quel periodo.
Il naufragio del “Fiskardo” è uno dei quattro che è stato rinvenuti lungo la parte orientale del Mar Ionio relativi tutti al periodo tra la tarda Repubblica e l’inizio del periodo imperiale. I due, “Dascalio” e “Antisami“, che si trovano nello stretto di Itaca-Cefalinia sono in cattive condizioni e sono stati saccheggiati, il terzo approssimativamente delle stesse dimensioni del “Fiskardo” si trova al largo del porto di Valona in Albania ed è in ottime condizioni. Infine, il quarto naufragio, che si trova al largo dell’isola di Antikythera, è il più noto in tutto il mondo perché nel suo carico è stato trovato il più antico “computer analogico” conosciuto al mondo, il meccanismo Antikythera.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini