LA CISTERNA DEI TEMPIETTI ROMANI DI TEATE MARRUCINORUM
E’ una semplice cisterna romana, una tra le tante, ma un manufatto particolarmente caro al sottoscritto, argomento di un importante studio, ancora da terminare. Vi propongo un video in cui il lavoro di un team ha permesso la ri-scoperta di un piccolo gioiello di Teate Marrucinorum.
C’era una volta la Chiesa di S. Pietro e S. Paolo, al centro di Chieti ma non era una vera e propria chiesa, erano i Tempietti romani e sotto la strada, davanti l’ingresso del monumento, una cisterna!
Nel 2011, un gruppo di amici speleologi e un gruppo di amici archeologi, grazie alle intuizioni di uno di loro, hanno riscoperto un interessante manufatto per la città di Chieti, l’antica Teate Marrucinorum.
Nel settembre 2011, nel settembre 2012, nel maggio 2013 e, infine, nel marzo del 2014, questi amici hanno realizzato l’ultimo scavo archeologico effettuato a Chieti, dopo diversi anni, lo scavo di una struttura ipogea, una cisterna romana.
Della struttura non si avevano notizie recenti se non quelle del maggio 1934 quando, Desiderato Scenna, preside del Liceo Classico G.B.Vico e cultore delle memorie locali, nella relazione dei lavori di recupero del complesso dei Tempietti romani, indica proprio la presenza della cisterna.
Acqua piovana, fango e detriti di ogni tipo, ma anche manufatti di incredibile bellezza, 30 metri cubi di materiale estratto dalla cavità, dopo quasi duemila anni.
L’approvvigionamento idrico dell’antica Teate ha sempre procurato notevoli problemi alla popolazione residente e, per questo, la città è piena di cisterne, dalle più antiche a quelle ottocentesche, il tutto a comporre la Teate sotterranea
Realizzata in opus coementicium, il cemento romano, e rivestito di opus signinum, l’impermeabilizzante, la cisterna misura 3.5 metri di lunghezza, 3 di larghezza di larghezza e 4 metri alla massima altezza. La volta è a botte; le pareti non presentano angoli arrotondati e nessun segno di legatura, era stata realizzata in un blocco unico!
Vari sono stati i materiali rinvenuti. Vasi ceramici di età imperiale, lucerne, monete, frammenti di vasellame di vetro e tanto altro, a contribuire, ulteriormente, al patrimonio archeologico della nostra splendida città.
Amiche, amici, oggi la cisterna è al centro della strada, sotto quella strada percorsa da migliaia di persone ogni giorno, è impossibile da visitare ma sappiamo che è li, testimonianza di un passato aureo.
Testo e video di Daniele Mancini
Foto di Errico Orsini e CARS
Voce narrante, Marta Di Biase