giovedì, 26 Dicembre 2024
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TEMPIO DI BEL A PALMIRA RICOSTRUITO… DIGITALMENTE!

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Cinque anni dopo la sua distruzione, l’antico Tempio di Bel a Palmira, in Siria, è stato ricostruito digitalmente dal Digital Media Lab e dalla biblioteca dell’Università della California di San Diego utilizzando metodi 3D all’avanguardia e applicazioni di intelligenza artificiale.

Ispirato da una passata collaborazione tra la celebre biblioteca e il Levantine Archaeology Laboratory dell’Università della California, questo progetto ha portato alla conservazione digitale di più di una dozzina di rilievi, sculture, affreschi e dipinti perduti, tutti resi disponibili pubblicamente sul sito web delle collezioni digitali della Biblioteca.

Palmira, il Tempio di Bel prima delle distruzioni

Distrutto nel 2015 durante la guerra civile siriana, il Tempio di Bel è stato definito il tempio più importante dell’intero Medio Oriente insieme a quello di Baalbek, in Libano, uno degli esempi meglio conservati di arte e architettura antica che attira oltre 150.000 turisti all’anno.

Attraverso l’uso di 3.000 fotografie digitali pubbliche scattate nel corso di un decennio, la biblioteca ha ricreato con successo la struttura digitale utilizzando Pointcloud, una piattaforma di visualizzazione online.

Roger Smith, responsabile bibliotecario presso l’Università della California, ritiene che questo progetto sottolinea l’impegno della biblioteca a impegnarsi in sforzi di collaborazione per comprendere meglio come l’università possa supportare i formati di insegnamento e ricerca con le tecnologie emergenti. Il progetto consente di pianificare meglio il ruolo della biblioteca nell’acquisizione, conservazione del patrimonio storico artistico e condivisione di borse di studio per la formazione nell’utilizzo di nuovi media e formati di dati digitali.

Le fotografie digitali utilizzate per creare il rendering virtuale del Tempio di Bel sono state ricavate da archivi ad accesso aperto come il progetto #NEWPALMYRA, da quelli della Roman Society, dall’Università di Oxford e da molti turisti privati, quindi raggruppate in Pointcloud: gli utenti possono esplorare in modo interattivo l’antico complesso del tempio.

Sono state utilizzate applicazioni di intelligenza artificiale per isolare le caratteristiche importanti del tempio da altri elementi che potrebbero essere apparsi nelle immagini, come i turisti, le condizioni meteorologiche e il fogliame.

E’ un grande lavoro, una delle poche opportunità per godere di un manufatto architettonico di rara bellezza che ignoranti senza patria hanno ridotto a un cumulo di macerie!

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: University of California

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