domenica, 13 Aprile 2025
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ALTARE DIPINTO PORTATO ALLA LUCE NELLA MAYA TIKAL, MESSICO

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Un team di archeologi in Guatemala ha scoperto un delizioso altare dipinto che ospita la sepoltura di un bambino e di un adulto presso il centro urbano maya di Tikal, una scoperta che potrebbe aiutare i ricercatori a comprendere la natura della relazione del centro con quelli vicini.

L’altare non fu, probabilmente, dipinto non da un artista maya , ma da un artigiano di Teotihuacan, altro antico centro urbano situato a quasi 1000 chilometri di distanza da Tikal, al di fuori dell’odierna Città del Messico. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Antiquity, la raffigurazione dell’altare suggerisce una presenza attiva di artisti e artigiani di Teotihuacan a Tikal durante un periodo di conflitto tra le due città.

Secondo il coautore dello studio, Stephen Houston, esperto di Civiltà maya alla Brown University, è sempre più chiaro che questo fu un periodo di straordinaria turbolenza a Tikal e l’altare conferma che i leader di Teotihuacan giunsero a Tikal e crearono repliche di strutture rituali che sarebbero esistite nella loro città natale, dimostrando come Teotihuacan potesse lasciare un’impronta profonda del proprio dominio.

Tikal prosperò tra il 600 a.C. e il 900 d.C. e il centro iniziò a interagire con Teotihuacan intorno al 300 d.C., ma il rapporto divenne rapidamente conflittuale. Negli anni ’60, i ricercatori hanno scoperto un’incisione su pietra, del 378 d.C., che descriveva la probabile conquista di Tikal da parte di Teotihuacan. Altre rovine nei pressi della centro urbano suggeriscono un lungo periodo di conflitto tra le due città nei secoli successivi.

I ricercatori hanno portato alla luce l’altare, risalente al V secolo d.C., attraverso una serie di scavi iniziati nel 2019. È stato rinvenuto all’interno di una casa in stile Teotihuacan, confermando come le élite di Teotihuacan mantenessero una presenza a Tikal durante questo periodo.

I suoi quattro pannelli decorativi raffigurano ciascuno una figura con una barra nasale e un copricapo, che ricorda una divinità nota come “Dio della Tempesta” nel Messico centrale di quel periodo. Le immagini, realizzate in rosso, arancione, giallo e nero, richiamano da vicino le tecniche pittoriche dei murales di Teotihuacan.

Gli archeologi hanno trovato anche numerosi resti umani all’interno dell’altare dipinto, tra cui un bambino sepolto in posizione seduta e un adulto sepolto accanto a una punta di freccia di ossidiana verde, due tradizioni tipiche di Teotihuacan.

L’altare e l’area circostante furono intenzionalmente sepolti tra il 550 e il 645 d.C., all’epoca del declino di Teotihuacan, e trasformati in una collina naturale. Questo potrebbe suggerire, secondo il coautore dello studio Andrew Scherer, archeologo e antropologo alla Brown University, la natura del rapporto tra Tikal e Teotihuacan.

Secondo Scherer, i Maya seppellivano regolarmente gli edifici e vi ricostruivano sopra, ma in questo caso hanno seppellito l’altare dipinto e gli edifici circostanti e li hanno semplicemente lasciati lì, anche se secoli dopo questa sarebbe stata una proprietà immobiliare di pregio. L’hanno trattata quasi come un memoriale, testimoniando i complessi sentimenti che nutrivano per Teotihuacan.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

 

 

 

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