ANALISI ISOTOPICA CONFERMA PRESENZA NON VIOLENTA DI HYKSOS IN EGITTO
Chi vi scrive ha “incontrato” gli Hyksos in una recente lettura, Dalla terra alla storia. Scoperte leggendarie di archeologia orientale, un libro di Paolo Matthiae, edito dalla Giulio Einaudi Editore di Torino nel 2018.
Alla fine del Medio Regno (XVIII secolo a.C.), i faraoni affidarono a dignitari di una popolazione di origine asiatica il controllo delle produzioni minerarie del Sinai e delle relazioni commerciale con l’area palestinese: questi potenti governatori approfittarono, però, delle debolezze del potere centrale e degli stravolgimenti dinastici della XIII dinastia e governarono l’Egitto creando la XV e la XVI dinastia.
Secondo un recente studio pubblicato da Chris Stantis della Bournemouth University sulla rivista PLOS ONE, gli Hyksos, dunque, non erano invasori stranieri!
Gli Hyksos furono una dinastia che governò l’Egitto tra il 1638 e il 1530 a.C., il primo caso di faraoni di origine straniera. La storia comune, influenzata dalle incongruenze dello storico greco Manetone e da quelle di storici successivi, come Giuseppe Flavio, li indica come invasori da una terra lontana, ma questa idea è stata messa in discussione e le prove archeologiche collegano la cultura Hyksos con un’origine dal Vicino Oriente, non violenta!
Nello studio, Stantis e i suoi colleghi hanno raccolto campioni di smalto dai denti di 75 inumati deposti nelle necropoli della capitale Hyksos, Tell el-Dab’a, nel Delta del Nilo nord-orientale, l’antica Avaris.
Confrontando i rapporti degli isotopi di stronzio nei denti con le impronte degli isotopi ambientali provenienti dall’Egitto, gli studiosi hanno valutato le origini geografiche degli individui che vivevano ad Avaris. Hanno scoperto che una grande percentuale della popolazione era costituita da individui provenienti da un’ampia varietà di altri luoghi. Questo modello è confermato sia prima che durante la dinastia Hyksos e non corrisponde alla storia di un’invasione improvvisa da una terra lontana, ma di una regione multiculturale in cui un gruppo interno, gli Hyksos, appunto, è salito al potere dopo aver vissuto lì per generazioni.
Questo è il primo studio a utilizzare analisi chimiche applicate all’archeologia per decifrare le origini dei sovrani Hyksos, anche se gli autori ritengono che saranno necessarie ulteriori ricerche e tecniche chimiche più ampie per identificare gli antenati specifici degli Hyksos e degli altri residenti di provenienza non egiziana.
Stantis ritiene che l’analisi isotopica distingue la migrazione di prima generazione durante un periodo di grandi trasformazioni culturali nell’antico Egitto e mette una pietra sopra le vecchie teorie scolastiche dell’invasione, suggerendo cambiamenti economici e culturali che portarono al dominio straniero senza alcuna violenza.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: PLOS
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No, nessuna invasione, come indicato nell’articolo, ma una convivenza durata secoli poi sfociata nella presa di potere