ANALIZZATE TECNICHE DI DRAGAGGIO E CANALIZZAZIONE DI PORTUS
Una recente ricerca pubblicata in Quaternary International ha ricostruito con successo le influenze antropiche sulla sedimentazione, incluso il dragaggio e l’uso di canali, nell’antico porto di Portus, un complesso di bacini e canali portuali che costituivano il fulcro del commercio di Roma, capitale dell’impero romano.
I risultati della ricerca suggeriscono che i Romani stavano gestendo molto attivamente e con profitto i loro sistemi fluviali da prima di quanto si pensasse in precedenza, già nel II secolo d.C.
I dati sono stati ottenuti utilizzando una gamma di analisi dei sedimenti e dei dragaggi, dai carotaggio alle scansione a raggi X, dalla datazione al radiocarbonio alle proprietà magnetiche, fisiche e composizioni minerali degli antichi sedimenti portuali.
Agathe Lisé-Pronovost, ricercatrice archeologa e geologa marina presso l’Università La Trobe, di Melbourne, in Australia, ha affermato che i porti antichi possono accumulare sedimenti più rapidamente degli ambienti naturali, come nel caso di Portus costruito in un delta fluviale e dove il sedimento si accumulava a una velocità di circa metro per secolo.
L’applicazione di questi metodi di ricerca ha consentito agli studiosi di datare e ricostruire con precisione la sequenza di eventi del porto storico, incluso il dragaggio per mantenere un sufficiente uso della fluidità del canale.
La datazione dei sedimenti portuali antichi è una grande sfida perché i porti non sono solo soggetti agli eventi meteorologici nel corso della storia, ma agli effetti duraturi dell’attività umana.
I metodi applicati hanno permesso di affrontare il problema della datazione e le misurazioni di routine potrebbero migliorare notevolmente l’analisi cronostratigrafica e la ricostruzione in profondità degli antichi depositi portuali.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Università La Trobe