giovedì, 21 Novembre 2024
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AREA DELLA EFESO TARDO ANTICA VENUTA ALLA LUCE IN RECENTI SCAVI

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Durante una nuova campagna di scavo a Efeso, in Turchia, è stato realizzato un ritrovamento sensazionale: gli archeologi dell’Accademia austriaca delle Scienze sono stati in grado di portare alla luce i resti di quello che è considerato un quartiere commerciale e gastronomico di epoca bizantina, ottimamente conservato. È la scoperta più importante della città da quando, 50 anni fa, furono ritrovate le ormai famose Case a schiera.

Secondo i primi dati emersi, l’area fu improvvisamente distrutta intorno al 614/615 d.C. Tutti i manufatti domestici rinvenuti nelle stanze erano sigillati da uno spesso strato di combustione che li ha anche ottimamente conservati, consentendo di ottenere delle istantanee uniche della vita in quel periodo.

Il quartiere appena scoperto si trova in Piazza Domiziano, un importante luogo pubblico direttamente adiacente al centro politico della città romana, l’Alta Agorà. Gli scavi qui effettuati nel 2022 fanno parte di un ampio progetto di ricerca dedicato ai mutamenti della città tra il periodo romano imperiale e la tarda antichità.

Secondo Sabine Ladstatter, direttrice dell’Osterreichisches Archäologisches Institut dell’Accademia e responsabile degli scavi di Efeso dal 2009, un ritrovamento del genere conferma che l’originaria grande piazza romana fosse stata costituita anche da tabernae e laboratori artigianali anche nella tarda antichità. Inaspettato, tuttavia, è lo stato di conservazione e le implicazioni per la storia urbana che ne possono derivare identificati grazie agli scavi.

Finora è stata scoperta una piccola struttura composta da più locali commerciali su un’area di circa 170 mq. L’intero complesso edilizio fu in piena fioritura fino all’anno 614/615, come testimoniano le monete ivi rinvenute. I singoli ambienti di questo quartiere sono stati rinvenuti conservati fino a 3,4 metri di alzato e sono stati completamente sigillati da un massiccio strato di distruzione.

Un inventario incredibilmente ricco è venuto alla luce sotto i livelli di distruzione. Sono stati trovati innumerevoli pezzi di vasellame, comprese intere ciotole con resti di frutti di mare, come vongole o ostriche, nonché anfore ripiene di residui di pesce salato. Sono stati rinvenuti anche noccioli di pesche, mandorle e olive, ma anche piselli e legumi carbonizzati.

Particolarmente spettacolari sono quattro monete d’oro (denominati solidi, coniati a partire da Costantino) unite insieme e diverse casse con oltre 700 monete di rame. Le stanze finora oggetto di scavo sono una cucina, un ripostiglio, una taberna, un negozio di lucerna e oggetti per pellegrini cristiani e un’officina con annesso locale di vendita. Una scoperta unica è il ritrovamento di circa 600 piccole ampolle da pellegrino che qui venivano vendute ai pellegrini cristiani e potevano essere portate al collo.

La Ladstatter conferma che i reperti archeologici mostrano una distruzione a causa di un incendio imponente che deve essere stato improvviso, drammatico ed epocale e anche se non sarà più possibile stabilire il giorno esatto della distruzione, la valutazione dei frutti rinvenuti chiarirà almeno la stagione.

Secondo i ricercatori non sembra si sia trattato di un terremoto, non cos sono stati spostamenti nelle mura, né i pavimenti si sono sollevati, non sono stati scoperti nemmeno resti umani. Tuttavia, sono state rinvenute diverse punte di freccia e punte di lancia, indicando un conflitto militare.

Monete risalenti allo stesso periodo sono state trovate anche a Sardi, a circa 100 chilometri da Efeso, accompagnate da altrettante distruzioni all’interno di questa città turca. Questi erano precedentemente associati alle invasioni dell’Asia Minore occidentale da parte dei Sasanidi persiani, ma questo è stato finora contestato nella ricerca.

I nuovi ritrovamenti in Piazza Domiziano, invece, potrebbero risolvere quesiti lasciati irrisolti nella storia urbana di Efeso. La Ladstatter ritiene che, sebbene sia stato finora possibile osservare dalle prove archeologiche che la città è diventata più piccola nel VII secolo e il tenore di vita sia diminuito in modo significativo, le ragioni di questa contrazione non sono mai state chiare,

Anche la circolazione delle monete è crollata, scendendo a un livello molto più basso rispetto ai secoli precedenti ed è quindi possibile collegare questa cesura nella storia urbana di Efeso con le guerre sasanidi.

Attendiamo nuove ricerche chiarificatrici…

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Accademia austriaca delle scienze

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