giovedì, 21 Novembre 2024
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CISTERNA ROMANA TROVATA SOTTO FIENILE NELL’ANTICA DARA, TURCHIA

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Dara o Daras è stata un’importante fortezza romana nella Mesopotamia settentrionale ed è servita come avamposto strategico di controllo dei confini sui potenti rivali orientali dei Romani, l’Impero persiano sasanide. Attualmente situato vicino al villaggio turco di Oguz (nella provincia di Mardin, Turchia sud-orientale), il sito archeologico ancora una volta ha rivelato uno dei suoi retaggi romani orientali: una cisterna dal VI secolo d.C. dall’interessante ambito strutturale di oltre 4.000 metri cubi, scoperta sotto un fienile in un campo.

Abitazioni tagliate nella roccia a Dara. Foto Wikimedia

Secondo Nihat Erdogan, il direttore del Museo di Mardin, una sezione importante delle antiche rovine romane di Dara ancora giacciono nascoste sotto molte delle case moderne. Aggiunge: “Negli scavi archeologici che proseguono a Dara vengono continuamente alla luce reperti di epoca romana e persiana. Gli ultimi scavi hanno scoperto la cisterna di epoca romana profonda 18 metri e larga ben 15 metri. L’ambiente ipogeo era pieno di terra che poi è stato svuotato. I suoi resti sono stati restaurati con i fondi di un progetto patrocinato dal consiglio conservazione del patrimonio culturale e naturale”.

La cisterna romana di VI secolo. Foto AA
La cisterna romana di VI secolo. Foto AA

Secondo gli studiosi lo scopo della presenza di questa cisterna potrebbe ricercarsi in meri motivi politici! Questo imponente ambito infrastrutturale potrebbe essere servito a offrire l’acqua agli ospiti straniere che giungevano alla vicina e importante Mardin. La struttura ipogea è stata in realtà costruita all’interno di una fortificazione di 4 km posta nella parte occidentale della città. Così, se a messaggeri e ospiti stranieri da Mardin non veniva concesso il permesso di entrare all’interno della città strategica, era mostrata loro una qualche forma di rispetto con la fornitura di acqua.

È interessante notare che Dara aveva iniziato come un semplice  villaggio, ma fu ricostruito e successivamente trasformato in un centro militare urbanizzato ben difeso, come risposta alla minaccia sasanide del VI secolo. A tal fine, secondo Zaccaria di Mitilene (vescovo di VI secolo e storico ecclesiastico bizantino), come indicato nel sua Cronaca siriaca, Dara è stata rapidamente ristrutturata e fortificata per rivaleggiare con la vicina città persiana-tenuto di Nisibi. Ma lo studioso Procopio di Cesarea ha ricordato come le misure affrettate prese per erigere la fortificazione provocarono pareti mal costruite, successivamente rinnovate dall’Iimperatore romano d’Oriente Giustiniano I, che in tal modo ribattezzò la città come Iustiniana Nova.

La buona notizia per gli studiosi, gli archeologi e tutti gli appassionati di storia e archeologia è che la cisterna dovrebbe essere aperto al pubblico a partire da gennaio 2017, dopo che i lavori di scavo saranno stati completati. Erdogan ha affermato: “Stiamo lavorando per rendere questa ricchezza e l’antica cisterna fruibili al pubblico. Il nostro obiettivo è quello di promuovere Mardin al mondo e riflettere i suoi valori storici e culturali. La città ha avuto continui valori culturali fin dalla sua istituzione. Ci aspettiamo che Mardin possa essere conosciuta da più turisti”.

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori informazioni: hurriyetdailynews.com

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