giovedì, 21 Novembre 2024
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IL DICEMBRE ROMANO, IL MESE DI SATURNO

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II mese di Dicembre, tra i Romani, è sacro a SATVRNO, mese del compimento di tutte le cose: da un lato espressione della fine del ciclo annuale e mondano (il dieci implica la discesa del Dio, Uno, fino all’estrema terra, capovolgendosi), dall’altro dello stato precedente, l’inizio annuale.

Dicembre esprime lo stato di Caos, di pvtrefactio di tutte le cose, dove si arriva all’oscurità più remota, dopo la vecchiaia-morte di Novembre: arriva la dissoluzione caotica delle cose composte che perdono forma.

Rilievo di Mitra con il Sol Invictus, Musei Vaticani

Il Sole giunge nel punto più angusto della parabola discendente, occultandosi e dando l’impressione di scomparire del tutto; Satvrno inverso stringe Apollo Soranvs nella sua morsa glaciale e plumbea, l’Angor, l’Horror Panicvs si diffondono.

Tutto è tenebra e silenzio e per questo si attua il Saturnale che parodìa l’Età Aurea della Perfezione Originale, dove tutto è rovesciato fino al raddrizzamento finale apportato dall’eroe invitto che nasce, SOL INVICTVS.

Tutto il ciclo iniziale del mese è volto a divinità telluriche, per giungere poi al ciclo Saturnale. Si inaugura con Nettuno, le acque inferiori, la propiziazione di Pietas ed Amore che alla fine vacillano; e poi Bona Dea e i Favnalia Rvstica, del Dio FATVVS e INCVBVS, una festa licenziosa anche per gli schiavi.

Agli ultimi Agonalia seguono brevissimi dies, quindi Tellvs, Ceres, Consvs Opis, in cui tutto è riassorbito nella terra alla fine dei tempi, nella potenza nutrice; ma entrando nel Saturnale, slegando i Compedes (gli impedimenti), si ritualizza la dissoluzione fino all angoscia finale della desolazione, lo scatenamento di ciò che i piedi del Dio tenevano fermo, si aprono le porte degli Inferi, sino al silenzio completo, squarciato e illuminato solo dal trionfante Sole Invitto, nel suo Dì Natale.

E’ la Rinascita Trasfigurante!

I giorni importanti di Dicembre per i Romani:

  • 1 Dicembre, si propiziano PIETAS, AMOR, PRVDENTIA, VENVS, FORTVNA. Si compiono i riti pubblici in onore di NEPTVNVS, a cui il giorno è sacro.
  • 5 Dicembre, si ritualizza l’età felice arcadica della Pastorizia. Si offre un capretto, vino, incenso, latte. E’ una festa licenziosa con atmosfera satirica.
  • 11 Dicembre, Festa augurale del SOL INDIGES che entra nella Bruma. I cittadini dei sette colli: Velia. Fagutale, Suburra, Germalo, Oppio, Cispio e Celio, celebrano il sacrificio del Sole con solenne processione.
  • 15 Dicembre, siano avviati i LVDI MAGNI CIRCENSES in onore di CONSVS. I muli trainano i carri coronati di fiori. Anniversario della dedica dell’Altare della FORTVNA REDVCE.
  • Giorno 17, si compie il sacrificio dei Porcvs e si sciolgano i Compedes a Saturno. Sono aperte le Feste Saturnali. Sono chiusi i Templi della Legge e tutto assume carattere di parodia e di licenza, con grande opulenza.
  • Giorno 19, al terzo giorno delle feste Saturnali si propizia OPS, la potenza Saturnia Regale, scongiurando l’inopia. Si intensifica l’abbondanza. Il giorno è sacro a Ivventas, esuberante vitalità.
  • Giorno 20, SIGILLARIA, scambio dei Sigilli e dei Ceri.
  • Giorno 21, si propizia, per mezzo dei Pontefici, la Diva Angerona nel Sacello di Volvpia. L’Angor della bruma si fa intenso, onori anche a Ercole e Cerere.
  • Giorno 23, il Flamine Quirinale sacrifichi sul cumulo al Velabro. Il giorno è dedicato al gioco dei dadi, alla Fortuna, alla Vittoria sul meretricio. Cerimonie in onore di Acca Larenzia e onori a Diana, Giunone Regina, Tempesta.
  • Giorno 24, giorno intermedio di purgazione e silenzio dopo i sette giorni dei Saturnali.
  • Giorno 25, NATALIS SOLIS INVICTI. Girono di sacrificio pubblico al Sol Invictvs. Giochi in suo onore. L’Albero del Mondo si illumina, si inneggia all’Eroe Invitto Liberatore Enea, Apollo. Ci si veste candido, si offrono libamina e doni dorati.
  • Giorno 30, Natalis DIVI TITI
  • Giorno 31, I Magistrati pubblici prestano giuramento per insediarsi l’indomani. Si propizia l’entrata del nuovo anno e ci si propizia.

Daniele Mancini

Bibliografia consultata:

  • R. Del Ponte, La religione dei Romani, Milano 1992
  • G. Dumézil, La religione romana arcaica, Milano 2001
  • J. Champeaux, La religione dei Romani, Bologna 2002

Novembre

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