EDIFICIO DELL’ETÀ DEL FERRO DALLA CITTÀ VECCHIA DI GERUSALEMME
Un edificio monumentale dell’Età del Ferro è stato rinvenuto a sud della città vecchia di Gerusalemme, in quello che oggi è il quartiere di Arnona. Un numero straordinario di sigilli, anse in vetro e una sorta di deposito di materiali ceramici databili all’Età del Ferro del Regno di Giuda, a cavallo tra VIII e VII secolo a.C., sono stati recuperati nei pressi della struttura presumibilmente di uso pubblico.
Secondo la Israel Antiquities Authority, lo scavo archeologico avrebbe messo in evidenza un importante edificio amministrativo che operava sotto i re biblici di Giuda, Ezechia e il figlio Manasse che hanno regnato, secondo la cronologia più comune, tra il 727 e 642 a.C.
Sebbene la funzione svolta dall’edificio, che si trovava a circa 3,5 chilometri a sud della Gerusalemme dell’epoca, non sia ancora chiara, le ipotesi degli archeologi ritengono che possa essere servito da centro di riscossione delle tasse sotto forma di prodotti agricoli, dall’olio d’oliva, al vino, ai cereali raccolti da tutta la regione e conservati nelle anfore di ceramica.
La raccolta di sigilli provenienti dagli scavi di Arnona è impressionante: oltre 120 erano utilizzati per contrassegnare le merci appartenenti al re. I sigilli contengono i nomi di quattro città della Giudea: Hebron, Socho, Ziph e “Mmst”.
Neria Sapir e Nathan Ben-Ari, direttori degli scavi per conto della Israel Antiquities Authority, affermano che Hebron e Socho possono essere identificati con città conosciute, ma l’identificazione di Ziph e “Mmst” rimane controversa.
Diciassette dei sigilli includono anche otto nomi personali: Naham Avdi, Naham Hatzlihu, Meshalem Elnatan, Zafan Abmetz, Shaneah Azaria, Shalem Acha e Shivna Shachar che, secondo Sapir, potrebbero essere gli esattori delle tasse.
Inoltre, sono state rinvenute dozzine di anse impresse con sigilli inscritti in antico ebraico. La maggior parte reca l’iscrizione “LMLK” che significa, appunto, “appartenente al re”, incisa accanto al simbolo reale del disco solare con due ali: in alcuni casi studio, l’incisione “LMLK” sulle anse di vasi di ceramica erano un marchio dell’amministrazione della riscossione delle imposte del Regno di Giuda.
Secondo gli archeologi, il sito di Arnona non era il solo in cui l’amministrazione del regno accumulava le ricchezza, sebbene in forma di cibo. Un’altra intrigante serie di scoperte sono state le statuine di argilla, di donne, cavalieri e animali, raffiguranti divinità pagane, lasciando trapelare quanto una parte della popolazione abbia conservato il culto non solo per Yahweh durante l’età del ferro.
Vale la pena aggiungere che il sito risale al tempo in cui gli Assiri conquistarono la Palestina sotto il comando del re Sennacherib, nel 701 a.C., proprio durante il regno di Ezechia. Gli archeologi sostengono che il sito di Arnona sia stato abbandonato nel periodo assiro e ripopolato poco dopo la caduta del Regno di Giudea nel 586 a.C., quando l’attività amministrativa riprese lì.
Yuval Baruch, archeologo del distretto di Gerusalemme dell’IAA, ritiene che le scoperte archeologiche di Arnona identificano il sito come un sito chiave, il più importante nella storia degli ultimi giorni del Regno di Giuda e di quelli appena dopo la distruzione di Gerusalemme perché collegato a una serie di altri siti chiave scoperti nell’area di Gerusalemme appartenenti al sistema amministrativo centralizzato del Regno di Giuda.
Un curiosità: a causa della sospensione delle sue attività amministrative, sembra che l’edificio sia stato tumulato sotto un enorme cumulo di pietre alto 20 metri, simile ad altri tumuli artificiali trovati anche a ovest di Gerusalemme per i quali rimane poco chiaro il motivo per cui edifici così imponenti e funzionali siano stati celati…
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Time of Israel