Fucino 2016. Alba Fucens: il percorso delle mura
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Ennesimo appuntamento delle iniziative organizzate dalla Soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo nell’ambito dell’iniziativa “Fucino 2016. Archeologia a chilometro zero“, nella fattispecie dalla funzionaria archeologa di zona, Dott.ssa Emanuela Ceccaroni. Domenica prossima, 20 marzo, la suggestiva città romana di Alba Fucens ospiterà un incontro in cui sarà possibile visitare il percorso della delle imponenti mura poligonali della cinta della città e terminerà nell’anfiteatro. Quindi spazio al dialogo su proposte, idee e collaborazioni per Alba Fucens. Sulla locandina, troverete tutti i dettagli.
Come molti sapranno, sono molto legato ai resti archeologici di questa città e agli scavi li effettuati, avendo partecipato a diverse campagne di scavo nel Santuario di Ercole e presso il Convento della Chiesa di S. Pietro in Albe e scrivo volentieri di queste iniziative volte alla valorizzazione di un patrimonio archeologico unico. Mi preme anche sottolineare che conoscere il sistema difensivo di una città antica, permette di rendersi conto di quanto fosse importante rendere sicuro lo spazio cittadino ai suoi cittadini. Ad Alba Fucens è ancora possibile vedere come sia stata costruita la cinta muraria dell’antica colonia, osservare ancora i resti delle porte di ingresso alla città, comprende come la viabilità potesse attraversare le mura e come fosse organizzato il sistema difensivo della città stessa.
Come accadde in molte colonie sorte su appendici collinari, anche la cinta muraria di Alba Fucens ingloba le sue alture, Pettorino, San Pietro e San Nicola, abbracciando l’influsso della tradizione italica del periodo. Ad oggi, comunque, non esistono tracce di una struttura difensiva più antica di quella coloniale romana, in riferimento, appunto, al precedente abitato equo. Gli studiosi hanno comunque evidenziato ben quattro fasi costruttive relative alla cinta muraria: la I fase è plausibile che si riferisca al momento della fondazione della colonia (fine IV sec. a.C.). Sia Appiano che Tito Livio, riferendo di Alba Fucens, scrivono che i coloni avevano immediatamente fortificato un piccolo centro nel territorio equo; la II fase, invece, presumibilmente di ricostruzione o rafforzamento delle mura esistenti, è collocabile al pieno III sec. a.C.; la III fase, la cui tecnica ricostruttiva è simile a quella del tempio presente sul colle di San Pietro, si posiziona non prima della fine del III sec. a.C. e il II sec. a.C.; alla tarda età repubblicana, I sec. a.C., a cavallo della Guerra Sociale, è da riferirisi la IV fase edilizia della cinta muraria di Alba Fucens, in cui si riscontrano tecniche costruttive simili (misto di opera poligonale e cementizio) a quelle che l’intera città subisce in quel periodo storico particolare.
Ma vi lascio con la curiosità di apprendere dal vivo ulteriori notizie più dettagliate: appuntamento a domenica prossima!
Buona visita.
Daniele Mancini