HYDRÍA CON LIBAGIONE IN UNO SPETTACOLARE VASO ANIMATO
Un’hydría, realizzata ad Atene intorno al 450 a.C. nello stile a figure rosse, un vaso solitamente utilizzato per trasportare acqua ma anche come urna cineraria o come contenitore per le votazioni, ha subito un inconsueto processo di animazione dedicato alla libagione. Il vaso originario è stato decorato da un artista noto come Pittore della Provvidenza e mostra una tranquilla scena domestica tra divinità.
Nella raffigurazione, infatti, è rispettata una gerarchia divina in cui Zeus è al centro, l’unica figura seduta ma anche quella più anziana. Athena, sua figlia, ha il posto successivo più prestigioso, stare di fronte a lui e interagire direttamente con lui. La Nike ha un posto meno prestigioso, in piedi dietro Zeus, a sinistra, mentre avvolge i lunghi capelli di Zeus con una ghirlanda decorativa. Athena tiene una brocca davanti a Zeus che, a sua volta, tiene in mano una coppa. Questo implica che Ahtena verserà del liquido nel piatto in modo che Zeus possa adoperarlo come libagione, un sacrificio liquido, a un suo antenato, forse Gea, la Terra. Gli dei in questa scena stanno dando il buon esempio agli umani con la loro armonia familiare e le religiose devozioni .
Il vaso è conservato nel Museo Nazionale di Varsavia.
La libagione è, dunque, un’offerta liquida versata a una divinità, di solito realizzata con vino, acqua, latte o miele. Nella rappresentazione. Zeus, al centro, è seduto su un trono e dalla lunga barba, tipiche rappresentazione del re degli dei e il fulmine nella sua mano conferma che è lui. Zeus governava la terra e gli altri dei ed è anche il padre di molti dei ed eroi. Di fronte a Zeus è posta Athena, una delle figlie di Zeus. È riconoscibile dalla combinazione di una forma femminile e abbigliamento con elmo, lancia e il suo mantello speciale, l’egida.
Athena era patrona di molte città, tra cui Atene e presiedeva questioni che coinvolgevano la saggezza, la conoscenza e l’abilità tecnica e manuale, in particolare l’artigianato e la guerra. A sinistra c’è una dea alata: nel pantheon greco esistevano diverse divinità alate ma è che probabile sia Nike, la personificazione della Vittoria, nel culto attico è assimilata ad Athena. Porta il successo a coloro che competono in tutti i tipi di “agoni”, in particolare negli sport e in battaglia. L’altra possibilità è che rappresentasse Iris, la dea dell’arcobaleno, ma solitamente è raffigurata con un bastone da messaggero che questa rappresentazione non mostra.
Nell’animazione, Nike avvolge la ghirlanda decorativa tra i capelli di Zeus, aggiungendola alla ghirlanda che già indossa. Nike indossa una decorazione attorno ai propri capelli e un orecchino sorprendente. Athena, invece, versa due volte il liquido in una coppa di Zeus. Usa quel liquido per fare la sua libagione.
L’animazione è stata creata nell’ambito del progetto finanziato dal Consiglio europeo della Ricerca (CER) (www.omc.obta.al.uw.edu.pl/) dalla Panoply Vase Animation Project.
Tradotto e realizzato Daniele Mancini