IL COLOSSEO IN 3D
Ho il piacere di mostrarvi una superba animazione in cui viene presentata come fosse strutturata l’arena romana più famosa, il Colosseo!
Dal punto di vista architettonico, la forma ellittica degli anfiteatri è stata una vera e propria invenzione romana. Dalle imponenti gradinate in marmo che arrivavano fino a 55 metri di altezza che facevano bella mostra nel cuore della città, il pubblico poteva godere della visione di intriganti battaglie navali, spettacolari coreografie di ricostruzione scenica, sfilate di animali esotici con la loro spietata macellazione e, soprattutto, le cruenti lotte dei gladiatori. Per esaltare ulteriormente lo splendore di questo monumento, la società Altair4 Multimedia Archeo3D Production ha realizzato una minuziosa ricostruzione digitale del più importante della Roma antica.
Queste erano le dimensioni di questo capolavoro architettonico: di forma ellittica il Colosseo è di 189 metri di lunghezza e 156 metri di larghezza, con una superficie di base di 24.000 mq. L’arena, anch’essa ellittica, è lunga 87 metri e larga 55 metri ; l’arena è circondata da una parete alta ben 5 metri . In considerazione dei 55 metri di altezza massima, il volume totale dell’anfiteatro è di ben 1.320.000 metri cubi e avrebbe potuto ospitare fino a 50.000 spettatori!
E’ importante ricordare che il Colosseo (anche conosciuto come Anfiteatro Flavio) è stato finanziato con il bottino depredato con la distruzione del Tempio di Gerusalemme durante la brutale repressione della rivolta ebraica del 70 d.C. Il Colosseo è da considerare uno dei punti cardini del progetto di revisione della figura benefica pubblica dell’imperatore , Vespasiano, dopo il periodo neroniano in cui si è maggiormente esaltato il desiderio personale del principe. Simbolicamente e praticamente il sito scelto per l’arena è stato in precedenza occupato da un lago artificiale che è stato parte integrante della sontuosa abitazione privata di Nerone, la Domus Aurea. Infatti la maggior parte dei giardini e dei padiglioni della Domus Aurea furono abbattute del 69 d.C. per far posto alla struttura monumentale e agli altri edifici di supporto, come le scuole di gladiatori.
Il Colosseo rappresenta la celebrazione romana di importanti vittorie militari, ma questa volta il ‘credito di riconoscenza’ è stato completamente riversato sul popolo romano. Inoltre, in un paradosso di eventi, Nerone non ha completamente abbandonato il sito usato per l’edificazione dell’anfiteatro dal momento che il nome stesso Colosseo derivi dalla statua ‘colossale’ di Nerone che si trovava in prossimità dell’anfiteatro. Gli storici ritengono che il termine Colosseo sia divenuto di uso popolare intorno al X secolo d.C., sostituendo quello di Anfiteatro Flavio o Amphitheatrum Caesareum. Gli architetti di Vespasiano non distrussero la statua ma sostituirono semplicemente la testa di Nerone con quella di Apollo cinta da una corona radiata solare. Gli imperatori successivi continuarono a modificare questa porzione di testa, mentre la statua principale è ben sopravvissuta fino a Medioevo inoltrato quando si decise di riutilizzarne il prezioso bronzo ci sui era composta.
Il Colosseo è unanimamente considerato un trattato di ingegneria pura: il sistema di circolazione degli spettatori, i punti di accesso e i corridoi sono incredibilmente avanzati per la loro età, affinché potessero facilmente gestire i 50.000 spettatori previsti suddividendoli sulla base della classe sociale. Di notevole interesse è anche la disposizione degli ambienti di controllo degli animali selvatici, una delle attrazioni regolari del Colosseo. Il famoso ipogeo, con il suo intricato sistema di gabbie e gallerie che ospitavano gli animali e i gladiatori, era portato a livello del piano dell’arena grazie a particolari ascensori. Gli elaborati sistemi di pulegge, tela, corde e ganci erano manovrati da marinai reali, appositamente reclutati per questo lavoro. Alcuni autori antichi raccontano anche di realizzazione di battaglie navali o naumachiae: anche se la maggior parte degli storici moderni scredita tali narrazioni, altri hanno suggerito che ci potrebbe essere stato un canale sotterraneo sotto l’asse centrale della scena che avrebbe potuto prosciugare tutta l’acqua.
Il lavoro della Altair4 Multimedia Archeo3D Production non è l’unico di ricostruzione virtuale sul Colosseo. Il team della Colosseum Lives Radical Impact Studios ha realizzato un ambito più interattivo con un video 3D dal punto di vista VR (realtà virtuale), utilizzando gli ormai comuni visori Oculus Rift.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori informazioni: the-colosseum.net; realmofhistory.com; colosseumlives.com