INDIVIDUATA IMPONENTE RETE DI CANALI PER IRRIGARE NELLA MESOPOTAMIA DI 3000 ANNI FA, IRAQ
Un nuovo studio ha rivelato che più di 3.000 anni fa le popolazioni mesopotamiche crearono un’imponente e sofisticata rete di canali per irrigare i raccolti.
I ricercatori hanno trovato migliaia di antichi canali di irrigazione, lunghi fino a 9 chilometri, scavati nel paesaggio vicino a Bassora, in Iraq, che all’epoca era la regione di Eridu in Mesopotamia. le popolazioni mesopotamiche occuparono questa regione lungo il vasto fiume Eufrate già dal VI millennio a.C. fino all’inizio del I millennio a.C.
Secondo i ricercatori dell’Università di Durham, nel Regno Unito, una delle università coinvolte nella ricerca, i canali offrono ai ricercatori informazioni inedite sulle antiche pratiche nella Terra tra i due Fiumi. Ritengono che questa scoperta rivoluzionerebbe non solo amplia la nostra comprensione degli antichi sistemi di irrigazione, ma evidenzierebbe anche l’ingegnosità e l’adattabilità dei primi agricoltori all’ambiente ciorcostante.
I ricercatori hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Antiquity, sfruttando le moderne tecniche di remote sensing.
La Mesopotamia era una regione storica che comprendeva parti degli attuali Iraq, Siria, Turchia, Iran e Kuwait. “Mesopotamia” è un’antica parola greca che può essere tradotta come “la terra tra due fiumi”. Quei fiumi erano il Tigri e l’Eufrate, che scorrevano dalla Turchia orientale fino al Golfo Persico.
Lungo il fiume Eufrate erano poste Babilonia, che si è trovata sempre al centro della civiltà mesopotamica tra il 2000 a.C. e il 540 a.C., e la città ancora più antica di Eridu, fondata più vicina al Golfo Persico intorno al 5400 a.C. I canali appena scoperti furono scavati nei lati dell’Eufrate e rifornivano le fattorie nella regione di Eridu. Questo finché il fiume non cambiò corso, prosciugando la regione e lasciando dietro di sé, secono lo studio effettuato, le trincee dei canali di irrigazione.
Gli autori dell’Università di Durham ritengono che uno spostamento nell’antico corso del fiume Eufrate avrebbe lasciato questa regione all’asciutto e di conseguenza inoccupata dall’inizio del I millennio a.C. fino a oggi, permettendo al paesaggio archeologico di rimanere intatto e quindi è stato possibile identificare e mappare una vasta, intensiva e ben sviluppata rete di canali di irrigazione che precedono l’inizio del I millennio a.C.
I ricercatori hanno tracciato questi canali utilizzando immagini satellitari, mappe geologiche, riprese con droni e altre tecniche modernissime. In totale, hanno trovato più di 200 canali primari e secondari e più di 4.000 canali più piccoli collegati ai canali principali. Hanno anche identificato le tracce di più di 700 fattorie, che in genere, secondo lo studio, avevano piccoli canali attorno ai loro perimetri.
Gli autori dello studio hanno osservato che, nonostante la rete sia molto vasta, è probabile che i canali non fossero in uso nello stesso periodo e, rifornendo le attività agricole combinate di tutti i periodi di occupazione della regione, è improbabile che tutti i canali fossero in funzione simultaneamente durante l’intero periodo di occupazione, tra il VI e il I millennio a.C.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Università di Durham