INDIVIDUATO SVILUPPO TECNOLOGICO NEL VICINO ORIENTE DEL X SECOLO a.C.
Durante la fine del X secolo a.C., l’emergente Regno edomita del Vicino oriente meridionale ha conosciuto un “salto” nello sviluppo tecnologico della zona, secondo uno studio pubblicato sulla rivista PLOS ONE. Questa scoperta supporta l’uso del cosiddetto “modello di equilibrio punteggiato” per lo sviluppo della tecnologia antica.
Tale teoria sostiene che i cambiamenti evolutivi avvengano in periodi di tempo relativamente brevi sotto l’impulso di forze selettive ambientali; questi periodi di variazione evolutiva sarebbero intervallati da lunghi periodi di stabilità evolutiva. Questa teoria è nettamente in contrasto con la teoria del “modello gradualistico” di cambiamento lento e coerente nel tempo.
In questo studio, Erez Ben-Yosef della Tel Aviv University e alcuni colleghi propongono che lo stesso modello teorico potrebbe essere uno strumento utile per comprendere il progresso dello sviluppo tecnologico antico.
Per verificare questa ipotesi, gli autori hanno compilato un database senza precedenti di oltre 150 campioni di scorie metalliche metallurgiche provenienti dalla regione del Wadi Arabah, una valle di origine fluviale che segna l’odierno confine tra Israele e Giordania: le scorie risalgono a un periodo compreso tra il 1300 e l’800 a.C.
Usando il contenuto di rame come agente metallico segnante per identificare l’efficienza delle tecniche di fusione, gli studiosi hanno stabilito una linea temporale di avanzamento metallurgico. L’analisi ha rivelato un lungo periodo di sviluppo relativamente graduale in tutta la regione, seguito da un rapido “salto” verso una tecnologia più efficiente alla fine del X secolo a.C.
Questo caso-studio fornisce supporto all’idea che le tecnologie antiche potrebbero, in alcuni casi, svilupparsi attraverso occasionali “salti” realitivi a rapidi cambiamenti. In questa circostanza, il salto tecnologico è stato una parte importante dell’emergere del Regno biblico edomita e del passaggio di questa regione dall’Età del Bronzo all’Età del Ferro, indicando che il processo è iniziato molto prima di quanto si pensasse in precedenza.
Il contributo dello studio, secondo Ben-Yosef , va oltre il caso edomita perché fornisce spunti significativi sull’antico sviluppo tecnologico e le intricate interconnessioni tra tecnologia e società. I risultati dimostrano che il “modello evolutivo di equilibrio punteggiato” è applicabile agli antichi sviluppi tecnologici e che questi sviluppi sono rappresentativi per l’identificazione dei processi sociali.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per uleriori info: PLOS