INDIVIDUATO TESTO IN PROTO-BASCO SU UNA LAMINETTA BRONZEA
La scoperta di cinque parole incise su una laminetta di bronzo di 2000 anni fa potrebbe contribuire a riscrivere la storia della lingua basca, una delle lingue più misteriose d’Europa portando la conoscenza del cosiddetto proto-basco.
Gli archeologi nel nord della Spagna hanno confermato di aver scoperto quella che ritengono sia la più antica testimonianza scritta del basco moderno, riportando le sue prime tracce al I secolo a.C.
L’Aranzadi Science Society, un istituto di ricerca basco, conferma che l’iscrizione è posta su una laminetta di bronzo a forma di mano umana che gli archeologi hanno portato alla luce l’anno scorso. I ricercatori pensano che sia la prima traccia conosciuta della lingua vasconica scritta, un proto-basco ancora parlato in alcune parti della Spagna settentrionale e del sud-ovest della Francia.
La scoperta potrebbe sfidare la convinzione diffusa nei linguisti secondo cui i Vascones o Vasconi, una tribù dell’Età del Ferro che popolava un territorio che costituisce la moderna regione spagnola della Navarra, iniziarono a scrivere nella loro lingua solo dopo l’introduzione della scrittura latina da parte degli invasori romani.
Secondo Joaqum Gorrochategui, docente di linguistica indoeuropea all’Università dei Paesi Baschi. questo manufatto cambierebbe completamente quanto si conoscesse fino a oggi sulla scrittura dei Vascones di cui si pensava che non sapessero né leggere né scrivere e usassero la scrittura solo per coniare monete.
Gli archeologi ritengono che la mano su laminetta bronzea, denominata la Mano di Irulegi, dal sito in cui è stata trovata ai piedi di un castello medievale situato nel comune di Aranguren, a sud di Pamplona in Navarra, fosse stata progettata per essere appesa a una porta, probabilmente come amuleto di protezione.
Finora, i linguisti sono stati in grado di tradurre solo una delle parole incise sulla laminetta: “sorioneku“, che corrisponde alla parola basca “zorioneku” che significa “fortunato”.
Il basco è sopravvissuto per secoli nonostante abbia ceduto terreno allo spagnolo e al francese ma si stima che diverse centinaia di migliaia di persone parlino la lingua, nota anche come Euskara, principalmente nelle regioni dei Paesi Baschi spagnoli e della Navarra e, attraversando i Pirenei, in una piccola area della Francia. È considerata dai linguisti una “lingua isolata”, nel senso che non ha radici conosciute in altri gruppi linguistici.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Euskara
L’ipotesi dell’origine proto-basca dell’iscrizione non è l’unica:
https://arqueologico.es/noticia/-de-quien-es-la-mano-de-irulegui-.html
e gli articoli collegati a fondo pagina.
Lino, grazie per gli approfondimenti