giovedì, 21 Novembre 2024
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ISCRIZIONI CON TESTI MAGICI AL VAGLIO DI NUOVI METODI DI RICERCA

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Le iscrizioni con testi magici provenienti dal Vicino Oriente antico, dall’Egitto e delle regioni limitrofe sono al centro degli studi di un nuovo gruppo di ricerca dell’Università di Würzburg.

Indossato come nota in un amuleto al collo, deposto in una tomba o trovato come manuale nella biblioteca di uno studioso, inciso su una tavoletta di bronzo, un tempo il testo magico era molto diffuso, usato, tra l’altro, nella speranza di ottenere l’aiuto divino nella ricerca di un partner, per protezione da avversari e malattie o per sostegno sulla via dell’aldilà.

Secondo Daniele Schwemer, docente di Studi del Vicino Oriente antico presso la Julius-Maximilians-Universität Würzburg (JMU), insieme ai colleghi Daniel Kölligan, docente di linguistica comparata, e Martin Andreas Stadler, docente di egittologia, tali testi, che nella ricerca moderna vengono definiti ‘magici’, sono prominenti nelle tradizioni scritte di tutte le antiche culture dell’Asia occidentale e del Mediterraneo orientale e rappresentano una fonte importante per la storia della religione e delle idee nell’antichità.

Come annunciato dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft, Fondazione tedesca per la ricerca, i tre ricercatori hanno accolto con favore la loro domanda per istituire un nuovo Centro di studi avanzati in scienze umane e sociali. MagEIA si occuperà della ricerca delle tradizioni dei testi magici dell’antico Vicino Oriente, dell’Egitto e delle regioni limitrofe per un periodo iniziale di quattro anni.

I testi magici sono stati intensamente studiati in passato ed esiste un lungo elenco di pubblicazioni sull’argomento e Sadler osserva chem negli studi generali sulla storia della magia nelle culture occidentali di oggi, i testi magici dell’antico Egitto e della Mesopotamia sono abitualmente presentati come le prime influenze sulle tradizioni che si sviluppano nell’Europa tardoantica e postantica, oltre al mondo greco-romano, affrontando, difficilmente, le corrispondenze e le relazioni interculturali.

Il gruppo di ricerca adotta, dunque, un approccio diverso: MagEIA, Magic between Entanglement, Interaction, and Analogy, fungerà da forum per combinare la ricerca filologica e comparativa sulle antiche tradizioni dei testi magici e per promuovere una cooperazione sostenibile tra diverse filologie, nonché storia della religione, antropologia culturale e archeologia.

Questo approccio si riflette anche nella struttura di MagEIA: il suo nucleo è formato dai tre studiosi con i loro team in Egittologia, Ancient Near Studies e Comparative Linguistics. Sono supportati da altri membri della JMU di filologia classica, storia antica e studi biblici.

Con il loro lavoro, assicureranno che una selezione rappresentativa di fonti sia considerata nel progetto di ricerca; contribuiranno anche con una varietà di progetti di ricerca, metodi, tipi di dati e prospettive disciplinari.

Il nuovo Center for Advanced Studies in Humanities and Social Sciences MagEIA svilupperebbe, quindi, metodi di analisi testuale e modelli di confronto interculturale che porteranno lo studio della magia nell’antichità a un nuovo livello. Il Centro fornirà nuove informazioni su come i testi e la conoscenza potrebbero diffondersi in un’area che va dal Mediterraneo orientale all’Asia centrale di diverse migliaia di anni fa.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Università di Würzburg

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