L’ANTICA PERGA E LE SUE ROVINE, NUOVI SCAVI ARCHEOLOGICI
Perga (dal probabile nome ittita Parha) o Perge (dal nome greco Pèrgé) fu la capitale della regione della Panfilia, corrispondente all’attuale provincia di Antalia, sulla costa mediterranea sud-occidentale della Turchia.
La città di Perga vanta circa 5.000 anni di eredità storica ed è giustamente considerata uno degli esempi di occupazione e coabitazione interculturale. Mentre il famoso sito è stato al centro di numerosi scavi e scoperte dal 1946, gli archeologi ritengono che la maggior parte della città sia ancora nascosta sotto terra.
I ricercatori del Museo di Antalya, che hanno seguito le loro scoperte del meraviglioso mosaico nel 2017, hanno finalmente iniziato a scavare nella parte occidentale dell’insediamento: uno degi obiettivi è individuare l’intircata rete idrica ipogea suddivisa in quattro rami diversi.
Secondo il direttore del Museo di Antalya, Mustafa Demirel, finora solo il 30% dell’antica Perga è stato scavato. Gli scavi archeologici, come ben sappiamo, richiedono molto tempo e si svolgono nell’ambito di un piano ben specifico e una perfetta organizzazione di lavoro.
Attualmente Perga, in virtù delle sue imponenti rovine, riesce comunque a attirare oltre 200 mila visitatori ogni anno. La buona notizia, per turisti e appassionati di storia e archeologia, è che gli archeologi, insieme ai loro continui scavi, stanno cercando di rendere fruibili una sezione delle mura difensive con due torri, un teatro e uno stadio. Questo sarà seguito dalla ricreazione dell’antica rete idrica fino all’invio del flusso d’acqua presso le antiche fontane.
Archeologicamente si hanno notizie di Perga con un insediamento dell’età del bronzo sviluppatasi come una delle città stato satelliti dell‘Impero Ittita intorno alla fine del II millennio a.C. Successivamente il regno ittita decadde progressivamente, finché sotto l’urto di invasori venuti dal mare l’impero si sfasciò scomparendo dalla storia; in alcune delle sue regioni fu sostituito dal regno dei Frigi. Dopo la fine dei sopravvissuti regni Neo-Ittiti, di civiltà e lingua in parte ittite, Perga fu di nuovo ripresa dai greci della Panfilia, una piccole regione costiera prospiciente l’isola di Cipro, passando presto sotto controllo di Ioni, Ateniesi e Persiani.
In seguito alle conquiste di Alessandro Magno, l’antica Perga fu governata dai suoi successori seleucidi fino all’arrivo della Repubblica romana a partire dal II secolo a.C. Durante il periodo ellenistico, Perga era rinomata per il suo Tempio di Artemide in cui si organizzavano feste annuali, tanto che molte delle monete coniate nella città rappresentavano sia la dea che il suo santuario.
Questa profonda eredità greca della città fu incredibilmente perpetuata anche durante l’interludio romano, con i celebri mosaici realizzati in quel periodo e che ritraggono personaggi della mitologia greca. L’immenso patrimonio musivo è accompagnato da numerose sculture, manufatti e un’importante necropoli posta nelle vicinanze dell’insediamento.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
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