LE ROTTE COMMERCIALI DEL BRONZO NELLA SCANDINAVIA DI 4000 ANNI FA
Agli inizi dell’Età del Bronzo nord europea, le origini geografiche dei metalli, nei manufatti scandinavi, rivelano una dipendenza cruciale dalle rotte commerciali provenienti dalla Britannia e dell’Europa continentale. Uno studio pubblicato sulla rivista PLOS ONE da Heide W. Norgaard dell’Università di Aarhus, in Danimarca, ha dimostrato queste nuove teorie.
Il periodo tra il 2000-1700 a.C. segna la prima Età del Bronzo nord europea, quando l’uso e la disponibilità di metallo, in particolare stagno e rame, che compongono la lega del bronzo, aumentarono drasticamente in Scandinavia. Gli studiosi hanno eseguito analisi di isotopi e oligoelementi su 210 campioni di manufatti di quel periodo, prevalentemente asce, originariamente rinvenute in Danimarca, e che rappresentano quasi il 50% di tutti gli oggetti di metallo danesi esistenti di questo periodo.
I risultati di queste analisi rivelano che le reti commerciali istituite per importare metalli grezzi e armi artigianali in Scandinavia attraversavano due principali rotte commerciali marittime: una dal Mar Baltico verso la cosiddetta Cultura di Unetice (una civiltà dell’età del bronzo sorta tra l’attuale Germania orientale e la Boemia) e un altro dalle isole britanniche.
La predominanza e l’importanza del commercio dalle rotte britanniche con la Scandinavia sono sottolineate dai dati che mostrano particolari firme isotopiche e dal loro alto contenuto di stagno con rame relativamente puro utilizzato in molte rotte occidentali prese in considerazione. Gli studiosi hanno anche scoperto un’inattesa predominanza del rame slovacco e suggeriscono che i commercianti di Unetice avrebbero agito da intermediari per spedire questo famoso rame in Scandinavia.
I risultati forniscono nuove prove per il primo periodo dell’età del bronzo in Scandinavia, distinto dal precedente periodo neolitico (prima del 2000 a.C.) e dal successivo periodo “rivoluzionario” dell’età del bronzo nordica, caratterizzato da una lavorazione del bronzo altamente sofisticata (1600-1500 a.C.).
Le analisi su questi manufatti rivelano che il riciclaggio del metallo era comune: i fabbri hanno ripetutamente riusato oggetti metallici importati e locali per rimetterli in produzione per nuovi manufatti locali.
La miscelazione dei metalli, in questo primo periodo, è differente dalla migliore lega di rame e stagno per creare bronzo di alta qualità, anche se gli autori hanno trovato tracce di rame piuttosto puro (proveniente dalle Alpi orientali) utilizzato in questo primo periodo: questo rame sarebbe diventato fondamentale per gli artigiani scandinavi durante il successivo periodo rivoluzionario dell’età del bronzo.
Gli studiosi ritengono, dunque, che 4000 anni fa la Gran Bretagna e l’Europa centrale hanno fornito rame e stagno alla Danimarca, che non aveva proprie fonti di approvvigionamento: i manufatti creati sono stati utilizzati per soddisfare i gusti locali ma anche rifusi con altri metalli generando una ricca mescolanza di metalli durante l’età del bronzo scandinava.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Public Library of Science
Interessantissimo il commercio tra i nuragici e i proto etruschi
Grazie per il commento ma in questo articolo si parla di commerci tra Scandinavia e Germania orientale e isole britanniche.