giovedì, 21 Novembre 2024
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LE ROTTE COMMERCIALI DEL BRONZO NELLA SCANDINAVIA DI 4000 ANNI FA

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Agli inizi dell’Età del Bronzo nord europea, le origini geografiche dei metalli, nei manufatti scandinavi, rivelano una dipendenza cruciale dalle rotte commerciali provenienti dalla Britannia e dell’Europa continentale. Uno studio pubblicato sulla rivista PLOS ONE da Heide W. Norgaard dell’Università di Aarhus, in Danimarca, ha dimostrato queste nuove teorie.

Il periodo tra il 2000-1700 a.C. segna la prima Età del Bronzo nord europea, quando l’uso e la disponibilità di metallo, in particolare stagno e rame, che compongono la lega del bronzo, aumentarono drasticamente in Scandinavia. Gli studiosi hanno eseguito analisi di isotopi e oligoelementi su 210 campioni di manufatti di quel periodo, prevalentemente asce, originariamente rinvenute in Danimarca, e che rappresentano quasi il 50% di tutti gli oggetti di metallo danesi esistenti di questo periodo. 

I risultati di queste analisi rivelano che le reti commerciali istituite per importare metalli grezzi e armi artigianali in Scandinavia attraversavano due principali rotte commerciali marittime: una dal Mar Baltico verso la cosiddetta Cultura di Unetice (una civiltà dell’età del bronzo sorta tra l’attuale Germania orientale e la Boemia) e un altro dalle isole britanniche.

La predominanza e l’importanza del commercio dalle rotte britanniche con la Scandinavia sono sottolineate dai dati che mostrano particolari firme isotopiche e dal loro alto contenuto di stagno con rame relativamente puro utilizzato in molte rotte occidentali prese in considerazione. Gli studiosi hanno anche scoperto un’inattesa predominanza del rame slovacco e suggeriscono che i commercianti di Unetice avrebbero agito da intermediari per spedire questo famoso rame in Scandinavia. 

I risultati forniscono nuove prove per il primo periodo dell’età del bronzo in Scandinavia, distinto dal precedente periodo neolitico (prima del 2000 a.C.) e dal successivo periodo “rivoluzionario” dell’età del bronzo nordica, caratterizzato da una lavorazione del bronzo altamente sofisticata (1600-1500 a.C.).

Le analisi su questi manufatti rivelano che il riciclaggio del metallo era comune: i fabbri hanno ripetutamente riusato oggetti metallici importati e locali per rimetterli in produzione per nuovi manufatti locali.

La miscelazione dei metalli, in questo primo periodo, è differente dalla migliore lega di rame e stagno per creare bronzo di alta qualità, anche se gli autori hanno trovato tracce di rame piuttosto puro (proveniente dalle Alpi orientali) utilizzato in questo primo periodo: questo rame sarebbe diventato fondamentale per gli artigiani scandinavi durante il successivo periodo rivoluzionario dell’età del bronzo.

Gli studiosi ritengono, dunque, che 4000 anni fa la Gran Bretagna e l’Europa centrale hanno fornito rame e stagno alla Danimarca, che non aveva proprie fonti di approvvigionamento: i manufatti creati sono stati utilizzati per soddisfare i gusti locali ma anche rifusi con altri metalli generando una ricca mescolanza di metalli durante l’età del bronzo scandinava.

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Public Library of Science

Rame

2 pensieri riguardo “LE ROTTE COMMERCIALI DEL BRONZO NELLA SCANDINAVIA DI 4000 ANNI FA

  • Pierluigi Erriu

    Interessantissimo il commercio tra i nuragici e i proto etruschi

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    • Daniele Mancini

      Grazie per il commento ma in questo articolo si parla di commerci tra Scandinavia e Germania orientale e isole britanniche.

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