giovedì, 21 Novembre 2024
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LE TAVOLETTE ASSIRE CHE IDENTIFICANO LA MITICA MARDAMAN

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E’ una delle cose più eccitanti segnalare il proseguo degli studi e delle scoperte in seguito a già lunghe e faticose ricerche: nell’ottobre del 2017 ho segnalato, nell’articolo della scoperta di tavolette in cuneiforme nel Kurdistan iraqeno, come gli archeologi dell’Università di Tubingen, guidati dal professor Peter Pfalzner, hanno intrapreso la traduzione delle 93 tavolette di argilla iscritte in cuneiforme risalenti al 1250 a.C.

Ebbene, dopo qualche mese le tavolette cuneiformi, recuperate a Bassetki in Iraq, hanno rivelato qualcosa che è sfuggita agli storici per decenni: proprio a Bassetki è identificabile la posizione dell’antica città reale di Mardaman. 

Individuata tra il 2200 a.C. e il 1200 a.C., Mardaman era una città importante nel nord della Mesopotamia. Sebbene menzionato in diverse fonti antiche, la posizione esatta della città sarebbe rimasta sconosciuta ai ricercatori fino ad ora. Conquistata e devastata diverse volte durante la sua esistenza, Mardaman è stata capitale di un regno o di una provincia minore.

Le tavolette, rinvenute non in ottimo stato, sono state consegnate a Betina Faist, filologa dell’Università di Heidelberg e specialista in lingua assira. Dalle fotografie, è riuscita a tradurre la scrittura cuneiforme, rivelando così la ricca storia della regione, scoprendo, con enorme meraviglia, la posizione del sito dell’antica città di Mardaman.

Gli scritti indicavano che la città è stata sede amministrativa del governatore medio assiro di Assur-nasir. Di fatto, Faist ha identificato una provincia fino ad allora sconosciuta dell’impero, che comprendeva parti della Mesopotamia settentrionale e della Siria nel XIII secolo a.C. Le tavolette contengono anche informazioni dettagliate sulle responsabilità e le attività del governatore in generale.

L’insediamento dell’età del bronzo di Mardaman è stato probabilmente fondata intorno al 3000 a.C. e ha prosperato per oltre 2000 anni. È stato citato in più antiche fonti babilonesi del XVIII secolo a.C. e secondo alcuni archeologi potrebbe essere identificata con la città assira Mardama, un centro dell’antico impero assiro che è stato conquistato dal re amorita Shamshi-Adad I intorno al 1786 a.C. Sotto il suo regno, divenne parte del Primo impero babilonese e in seguito divenne un regno indipendente, controllato dal sovrano hurrita Tish-ulme.

In seguito Mardaman è stata testimone di un periodo di prosperità ma, presto, è stata attaccata da altri popoli provenienti dalle zone nordoccidentali dell’Iran dell’Età del bronzo.

 

Le tavolette d’argilla di Bassetki, dunque, forniscono un nuovo importante contributo alla geografia della Mesopotamia antica. Mardaman ha sicuramente influito sull’economica politica e sociale della zona, grazie anche alla  sua posizione sulle rotte commerciali tra Mesopotamia, Anatolia e Siria. Quindi i futuri scavi dell’Università di Tubinga a Bassetki daranno sicuramente molte altre scoperte interessanti.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Università di Tubinga

 

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