LE TAVOLETTE DI VINDOLANDA, INGHILTERRA
Una delle scoperte archeologiche più sensazionali del mondo romano lontano da Roma è quella delle tavolette per scrittura del forte romano di Vindolanda: negli ultimi 25 anni, gli archeologi del Vindolanda Trust hanno rinvenuto un archivio di documenti impressionante, alcuni dei quali con i resti di inchiostro romano.
Tra la fine del XX secolo e gli ultimi anni, questi fondamentali reperti, risalenti agli ultimi anni del I secolo d.C., hanno fatto luce su diversi aspetti della vita di una comunità: da liste di ogni genere alla corrispondenza personale, la maggior parte di questi oggetti molto rari, composta da sottili tavolette di legno, con uno spessore inferiore a 2 mm, è stata preservata dal logorio della storia grazi agli effetti combinati di umidità e terra anaerobica del sito.
Vindolanda è stata originariamente costruita come forte ausiliario romano (castrum) nell’Inghilterra settentrionale prima del Vallo di Adriano ed è attualmente situata vicino al moderno villaggio di Bardon Mill, in Northumberland. Storicamente il forte custodiva strategicamente una via di comunicazione militare romana, ma il sito è divenuto famoso in seguito alla scoperta delle tavolette di legno e a particolari calzari in voga nell’epoca.
Le ultime scoperte sono state sensazionali: gli archeologi, dopo aver faticosamente salvato il materiale, sono stati piacevolmente sorpresi dallo stato di relativa ottima conservazione di questi antichi documenti romani. Secondo gli studiosi, alcune delle “lettere” sono state rinvenute, preservando inconfutabili tracce di scrittura e inchiostro originali romani!
Attualmente questi preziosi documenti sono stati sottoposti a scrupolosa conservazione e alla fotografia a infrarossi, consentendo così ai ricercatori di approfondire il loro affascinante contenuto. La relativa trascrizione consente di comprendere, dunque, l’ambito culturale e militare del forte di Vindolanda e, probabilmente, anche l’intera Britannia romana.
Andrew Birley, CEO del Vindolanda Trust e direttore degli scavi, racconta con estrema eccitazione delle scoperte realizzate, già dal 1992 con il padre, Robin Birley, che ha iniziato le campagne nel castrum romano quando sono venute fuori le prime tavolette.
Racconta Birley jr che dopo oltre 25 anni, lo staff di archeologi che ha preso parte ai primi scavi, ricorderà sempre l’incredibile eccitazione quando i primi documenti sono stati accuratamente estratti dal fango, tra la folla, radunata dei pressi, attenta e interessata.
Tra le 1200 più importanti tavolette di Vindolanda, vergate in autentica corsiva romana, quasi tutte lettere, una ha un significato storico notevole, scritta da Claudia Severa indirizzata a Sulpicia Lepidina, moglie del comandante del campo.
Daniele Mancini
Per ulteriori aggiornamenti: pagina Facebook Vindolanda Trust
Molto interessante . Complimenti x il blog. Per avere qualche informazione di base su come scavare ed identificare oggetti di pietra ceramica legno a chi posso chiedere?
Grazie per leggermi.
Per imparare le basi dell’archeologia potresti contattare l’archeoclub locale e partecipare a corsi e attività proposte.
Ovviamente, ritengo, che l’archeologia sia una scienza che.richieda una preparazione e studi importanti che solo un corso universitario potrebbe dare.
Buona archeologia.
Daniele Mancini