L’ORIGINE DELL’AGRICOLTURA SPOSTATA A 8600 ANNI FA!
La notizia è rimbalzata, qualche giorno fa, su tutte le agenzie stampa del mondo: l’eccezionale scoperta dell‘Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, con il gruppo dell’Università di Cambridge diretto dall’italiana Emanuela Cristiani, conferma che l’origine dell’agricoltura compie improvvisamente un balzo all’indietro di quasi mezzo millennio, da 8.200 a 8.600 anni fa, quando le ultime comunità di cacciatori-raccoglitori convivevano con i primi gruppi di agricoltori, al punto di mangiare anche i loro cibi a base di grano e orzo.
I ricercatori guidati dalla Cristiani ha esaminato una serie di micro-fossili nel calco dentale di alcuni cacciatori-raccoglitori del Mesolitico che vivevano nell’Europa centrale circa 8600 anni fa. Hanno trovato la prova che mangiavano amidi come il frumento, orzo, miglio, piselli e lenticchie. I miro-granuli di frumento e orzo sono coerenti con le specie domestiche comuni tra le comunità neolitiche in Europa sud-orientale.
Afferma la Cristiani: “E’ una scoperta unica, che fa slittare all’indietro l’epoca dei primi cibi domestici, qualla dell’intera agricoltura”.
Arrivata a Cambridge grazie al finanziamento di 1,5 milioni di euro assegnato ai giovani ricercatori nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, in novembre tornerà in Italia per insegnare presso l’Università La Sapienza di Roma, come professore associato. L’obiettivo del suo progetto è ricostruire la dieta vegetariana dei cacciatori-raccoglitori che popolavano l’Europa 10.000 anni fa, nel Paleolitico e nel Mesolitico e la sua speranza sarà quella di raccogliere un numero sufficiente di dati che potrebbero mettere in crisi concetti storici ormai datati e la stessa origine dell’agricoltura.
Daniele Mancini
Per ulteriori approfondimenti: PNAS