MAGGIO ROMANO, IL MESE DELLA MAIESTAS
Il maggio romano è il mese è sacro a MAIVS, aspetto di Giove nella sua accezione di maiestosvs, e a MAIA, nella sua potenza di maiestas, quel potere di trarre dalla materia in situazione di permanenza, una delle virtù del moto immobile ma che “agitat molem”, agita la materia.
MAIA, potenza di Giove, si sviluppa nel mondo generando la divinità MERCVRIVS, mediatore plastico e intellettuale del mvndvus, l’asse del cielo che va dal Cielo/Ivpiter alla Terra/Maia.
Il maggio romano è sacro anche a BONA DEA, l’aspetto polare del medesimo potere, generatore attivo e passivo, diurno e notturno.
Maivs si apre con i Ludi Florali, i Floralia, per onorare la dea Flora e dedicati alla dea protettrice dei boccioli; inoltre le Kalendae sono deidcate alla Bona Dea-Maia e al conseguente fruttificare dei Fiori. Questo ciclo si concluderà nell’aestas, con Vesta-Iuno a esprimere il compimento della potenza fruttificante.
Tutto il mese è dunque una celebrazione della fruttificazione, una condensazione delle linfe del Mos del Capvt, il nucleo della tradizione cosmico/vegetativa, anche epifania della Iovi Maiestas.
Il maggio romano è sacro anche al Verbo Divino Mercurio, scaturito dalla mente del padre degli dei, che pronuncia la parola che permette di fruttificare Maia: la nascita del Verbo Divino deriva direttamente dallo stato raggiunto dal Sol, completamente innalzato sulla terra oscura, in conseguenza del rivelarsi del mese precedente (si legga Aprile).
Mercvrivs, spirito dell’anima del Mvndvs, segna l’alba della Sapientia Vera, il fanciullo divino che nasce, messaggero degli dei, Verbo Agente.
Il ciclo rituale pubblico è dedicato a propiziare i commerci e le arti di Mercurio. E’ anche connesso alla fruttificazione-seminagione e poi al ciclo dei morti non divinificati, che potendo turbare l’Opera vanno purgati durante i Lemvria affinché non colgano i viventi/frutti.
Il maggio romano è divenuto cosi anche il mese dei matti, invasati dalle larve, e degli asini, obliati dalla Visione. In questo mese sono interdetti i matrimoni.
Il ciclo festivo mensile si sviluppa dalle Feste di Bona Dea ai Lemvria lustrali, fino agli Agonalia dell’entrata in Gemini. Le lustrazioni delle TVBAE del TVBILVSTRIVM, aprono le purgazioni della fine del mese, a chiuderle gli AMBARVALIA che propiziano il buon raccolto dei frutti Arvali (antico collegio sacerdotale istituito da Romolo), il frutto dei sacri fratelli che custodiscono il segreto del seme della spiga e dei frutti della terra, connesso ai Satvrnia Arva, dove è fissate la Terra Divina Primordiale sottratta all’alterità e alla temporalità.
I giorni di maggio più importanti per i Romani:
1 Maggio romano, Kalendae – Si compiono i rituali in onore di Favna Bona Dea, vi partecipano le matrone, presieda la Vestale Massima. Il Flamine di Vulcano propizi i Lari
2 M., VI Nonas – DIES RELIGIOSVS
3 Maggio, V Nonas – Termina il ciclo floreale
8 M., VIII Idvs – DIES RELIGIOSVS
9 Maggio, VII Idvs, Lemvria– DIES RELIGIOSVS – Il Pater Familias compie i riti per placare ed espellere i Lemvres offrendo fave nere. Si compie la protezione familiare dalla mania
11 M., V Idvs, Lemvria – DIES RELIGIOSVS – Si compiono i riti come al giorno 9, per evitare le manie e le Lamie, si propizia Mania che vi presiede
13 Maggio, III Idvs, Lemvria – LVDI PERSICI – DIES RELIGIOSVS – Si ripetono per un’ultima volta i riti purgatori dei Lemvri
14 M., Pridiae Idvs– Pontefici, Vestali, Pretori e cittadini si recano al Pons Sublicivs per il rito degli Argei
15 Maggio, Idvs, Si propizia MERCVRIVS e le sue arti, ma anche Ivpiter Maivs e Maia
16 M., XVII Kalendas – DIES RELIGIOSVS
17 Maggio, XVI Kalendas – LVDI PERSICI
21 M., XII Kalendas – AGONALIA – Sono gli Agoni di Maggio, il Rex sacrifica un ariete a Giano nella Reggia. Essendo i giorni sacri a Vediove, si ripete il ciclo compiuto a Marzo
24 Maggio, IX Kalendas – Il giorno è nefasto fino a quando il Rex scioglie i Comizi Curiati
25 M., VIII Kalendas – Anniversario della dedica del Tempio della Fortvna Primigenia, ora Fortvna Pvblica Popvli Romani Qvuiriti, sul Quirinale. Si propizi la dea
29 Maggio, IV Kalendas – AMBARVALIA– Pubblicamente i FRATRES ARVALES, e privatamente gli agricoltori, compiono le lustrazioni e impetrazioni di rito per il buon raccolto. Si offre incenso al VALORE e all’ONORE, propiziandoli
Daniele Mancini
Bibliografia consultata:
- R. Del Ponte, La religione dei Romani, Milano 1992
- G. Dumézil, La religione romana arcaica, Milano 2001
- J. Champeaux, La religione dei Romani, Bologna 2002
- J. Carcopino, La vita quotidiana a Roma, Bari 2003
- A. Brelich, Calendari festivi, Roma 2011