MANUFATTI E STRUTTURE DEL BRONZO MEDIO RINVENUTI NELL’IRAQ SETTENTRIONALE
Le nuove scoperte di una ricercatrice dell’University of Central Florida (UCF) e del suo team presso l’antico sito mesopotamico di Kurd Qaburstan, tra cui tavolette d’argilla con antica scrittura cuneiforme, una scacchiera da gioco e grandi resti di strutture, potrebbero fornire una grande quantità di informazioni su questo territorio dell’Età del Bronzo medio e far luce sulla storia più nascosta della Mesopotamia.
Le tavolette d’argilla sono le prime del loro genere rinvenute nella regione e sono ancora in fase di interpretazione. I primi risultati indicano che forniscono una visione più approfondita dei gruppi umani dell’antico centro urbano e degli eventi significativamente consequenziali che hanno incontrato.
Tiffany Earley-Spadoni, docente di storia presso l’UCF, e un team di ricercatori hanno portato alla luce reperti di notevole importanza culturale risalenti all’Età del Bronzo medio (circa 1800 a.C.) nel sito di Kurd Qaburstan, situato nella regione di Erbil, nel nord-est dell’Iraq.
Lo studio di queste nuove tavolette potrebbe rivelare dettagli importanti sui collegamenti del centro urbano mesopotamico con le popolazioni vicine durante la media Età del Bronzo e sul suo significato storico. Ad esempio, studiando i nomi delle persone, la scelta delle parole e gli stili di scrittura, gli studiosi potrebbero comprendere meglio l’alfabetizzazione nella regione e l’identità culturale del centro urbano, secondo la Earley-Spadoni.
La ricercatrice ritiene che l’Età del Bronzo medio nell’Iraq settentrionale è poco conosciuta a causa delle scarse ricerche precedenti e dei pregiudizi intrinseci delle fonti storiche disponibili.
La Earley-Spadoni confida nel ritrovamento di altri documenti storici che aiuteranno a raccontare la storia dal punto di vista del suo stesso popolo, invece di basarsi solo sui resoconti scritti dai loro nemici e osserva che notevoli sono le conoscenze sullo sviluppo della scrittura nell’Iraq meridionale, si sa molto meno sull’alfabetizzazione nelle città della Mesopotamia settentrionale, specialmente vicino a Erbil, dove si trova Kurd Qaburstan.
La Mesopotamia, con la sua fitta rete di centri urbani antichi nelle fertili pianure lungo i fiumi Tigri ed Eufrate vicino al Golfo Persico, è spesso considerata la culla della civiltà urbana, affascinando, grazie ai numerosi tell, i tumuli formati da secoli di detriti culturali accumulati, gli studiosi per generazioni. Con queste ricerche, anche l’Iraq settentrionale potrebbe colmare le lacune degli studi.
La Earley-Spadoni e i ricercatori hanno lavorato in due aree principali: i quartieri residenziali del nord-ovest e un complesso amministrativo di recente scoperta, identificato come un palazzo della città bassa, la cui esistenza era stata ipotizzata sulla base di scoperte effettuate nel 2022.
Per facilitare gli scavi del sito, i ricercatori hanno utilizzato tecnologie moderne come la magnetometria, che consente di scrutare il terreno per identificare le planimetrie architettoniche sepolte. Secondo la Earley-Spadoni, il focus della ricerca è incentrato sull’organizzazione delle città antiche, e in particolare l’organizzazione del Kurd Qaburstan, il medesimo periodo di Hammurabi e del suo famoso codice di leggi, risalente a circa 4.000 anni fa.
Gli scavi nel palazzo hanno rivelato un’architettura monumentale, resti umani e tracce di distruzione, suggerendo un evento storico significativo. Il complesso, identificato tramite indagini geofisiche, è in fase di scavo per stabilirne le caratteristiche e comprenderne meglio la funzione.
Nei quartieri nordoccidentali sono stati scoperti cortili esterni, tubi di scarico in argilla e rifiuti domestici. La ceramica rinvenuta include oggetti di uso quotidiano come tazze, piatti, ciotole e vasellame vario per la conservazione. Alcune ceramiche erano sorprendentemente ben decorate e realizzate con cura, suggerendo che la ricchezza privata potrebbe essere stata più comune del previsto.
Gli ossi di animali trovati con la ceramica suggeriscono che i residenti avevano una dieta varia, che comprendeva carne di animali domestici e selvaggina. Questo livello di diversità alimentare è inaspettato per le popolazioni non elitarie nelle città mesopotamiche, sulla base delle limitate tracce elaborate fino ad oggi.
Questi risultati potrebbero mettere in discussione le idee sulle nette divisioni tra stili di vita d’élite e non d’élite neu centri urbani mesopotamici. La cultura materiale e le pratiche alimentari riflettono una comunità in cui alcuni individui vivevano relativamente bene e suggeriscono che sono necessarie ulteriori ricerche e analisi per rispondere a domande persistenti, secondo la Earley-Spadoni.
La ricercatrice ritiene che l’importanza storica dei resti rinvenuti potrebbero essere ancora maggiore se venissero identificati come appartenenti a Qabra, un importante centro regionale menzionato in monumenti dell’antica Babilonia, come la famosa Stele di Dadusha.
Esistono sono molti indizi che danno credito alla teoria secondo cui Kurd Qaburstan potesse essere identificata con Qabra e uno di questi indizi è dato dagli ampi segnali che indicano che Kurd Qaburstan fungesse da importante centro amministrativo regionale. La Earley-Spadoni ritiene che la presenza di tavolette inscritte, architettura monumentale e altri manufatti nel palazzo della città inferiore supporta ulteriormente questa identificazione, poiché il sito deve essere stata un centro importante del suo tempo.
Le tavolette sono ancora in fase di interpretazione ma ci sono alcune prime scoperte incoraggianti che aiutano a far luce sulla più ampia identità del popolo curdo del Qaburstan e sull’epoca in cui vissero.
Una delle tre tavolette è stata scoperta in un deposito pieno di spazzatura insieme a macerie di edifici e resti umani, Questo contesto suggerirebbe eventi drammatici, forse elementi attribuibili a guerre antiche e le nuove ricerche dovrebbero dipanare la matessa.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: University of Central Florida
Mesopotamia del Bronzo Medio