martedì, 3 Dicembre 2024
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MARMI DEL PARTENONE: QUALCOSA SI MUOVE PER IL LORO RITORNO AD ATENE…

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Da qualche mese a questa parte, la questione del ritorno dei Marmi del Partenone ha acquisito uno slancio particolare: ha iniziato la Regione Sicilia con la restituzione del Frammento Fragan ma negli ultimi mesi, il numero di segnalazioni sui media britannici è divenuto molto capillare. La proposta dell’UNESCO per colloqui bilaterali diretti tra i Ministeri della cultura britannico e greco è stata accettata dal Governo britannico per la prima volta nella storia della rivendicazione delle sculture.

Il Primo Ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha sollevato la questione non solo nella sua recente visita a Londra, ma anche nel suo discorso al Congresso, aumentando così la pressione sulla Gran Bretagna e dopo la campagna globale di Melina Mercouri,  Mitsotakis mette in evidenza gli sforzi compiuti dal governo greco per la riunificazione delle Sculture, rivelando, allo stesso tempo, il crescente sostegno sia dell’opinione pubblica britannica che di figure di spicco nel mondo dell’arte.

Dopo la visita del Primo Ministro greco a Londra a novembre, dove ha sollevato la questione con il suo omologo britannico, Boris Johnson, la posizione greca sembra guadagnare costantemente nuovi importanti sostenitori. Più caratteristico di tutti è forse il cambio di “melodia” del London Times che ora è favorevole al ritorno delle sculture in Grecia.

Il quotidiano britannico ha cambiato approccio dopo gli ultimi 50 anni trascorsi a contrastare qualsiasi “canto di sirena”… Il quotidiano britannico, Il British Museum e il Governo britannico hanno resistito alla pressione di artisti e politici che hanno sostenuto per molti anni la restituzione dei preziosi manufatti alla Grecia. Secondo il Times, il museo e il Governo britannico devono fare i conti con il cambio delle circostanze, le sculture appartengono ad Atene e dovrebbero essere restituire!

Il forte slancio che si è accumulato a favore della posizione greca si riflette anche nei sondaggi. Nell’ultimo condotto dalla società YouGov, il 59% dell’opinione pubblica britannica ha risposto che le Sculture siano restituite alla Grecia. Solo il 18% si è opposto, mentre il 22% degli intervistati ha dichiarato di non avere opinioni.

Anche personalità di spicco del Regno Unito sono oggi pubblicamente, molto più spesso, favorevoli alla “brexit” delle sculture. Tra questi, spicca uno dei più importanti registi britannici, Ken Loach, che di recente ha chiarito, ancora una volta, che a suo avviso le sculture sono state rubate e devono essere restituite immediatamente in Grecia, sottolineando l’arroganza degli inglesi che hanno definito le opere, appunto, Elgin Marbles. Secondo Loach, Lord Elgin sarebbe stato l’abile “ladro”m confermando tutta l’arroganza degli imperialisti.

Steven Fry, il distinto attore e scrittore britannico che da molti anni è favorevole al ritorno delle Sculture in Grecia, ha ripetuto qualche giorno fa, in un’intervista ,che gli inglesi non hanno più alcun argomento sostanziale a difesa della permanenza delle scultura al British Museum. Fry, addirittura, elabora uno sconveniente paragone immaginando se gli americani avessero “acquistato” la Torre Eiffel dai tedeschi nel 1941 e dopo la liberazione della Francia, nel 1945, affermerebbero che, poiché è stata acquistata dai nazisti, ora è divenuta “americana”.Chiarisce, inoltre, che “il Partenone è molto più importante per Atene di quanto lo sia la Torre Eiffel per i parigini”.

Edith Hall, docente di studi classici e storia antica alla Durham University, è della stessa opinione e ritiene come la maggior parte dell’opinione pubblica mondiale non comprenda le argomentazioni del British Museum che, ormai, produce solo argomentazioni antiquate, come se appartenessero al XIX secolo e non al XXI secolo.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Sculture del Partenone

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