MONETE DELLA RIVOLTA EBRAICA CONTRO I ROMANI RINVENUTE VICINO AL MAR NERO
Una nuova ricerca archeologica rivela che decenni dopo aver combattuto i rivoltosi ebrei in Terra Santa, un’unità militare romana si è trasferita in quello che oggi è la Georgia, lasciando monete coniate in quello che oggi è Israele in uno dei loro campi.
Un team di archeologi ha scoperto un tesoretto di monete di epoca romana a Colchide, nella Georgia occidentale, vicino al Mar Nero. Un’analisi ha rivelato che alcune delle monete sono state portate nel sito dalla Legio X Fretensis, un’unità militare che ha preso parte alla lotta contro i ribelli ebrei durante la prima rivolta ebraica.
Tuttavia è improbabile che i soldati romani che combatterono contro gli ebrei fossero gli stessi che lasciarono le monete in Colchide, mentre è probabile che le monete siano rimaste nell’unità quando nuovi soldati si sono uniti ad essa.
La prima rivolta ebraica contro i romani iniziò intorno nel 66 d.C. e vide il sacco romano di Gerusalemme e la distruzione del Secondo Tempio nel 70 d.C. La rivolta continuò fino all’assedio romano di Masada, che terminò con molti dei quasi 1.000 difensori ebrei rimasti che si son tolti la vita intorno tra il 73 e il 74 d.C. per evitare la schiavitù o la morte per mano dei romani.
La maggior parte delle monete utilizzate nell’analisi sono state scoperte tra il 2014 e il 2022 da un team polacco-georgiano che ha operato presso al forte di Apsaros, nella Colchide.
Piotr Jaworski, un archeologo dell’Università di Varsavia, esperto numismatico, ritiene che alcune delle monete siano state effettivamente coniate da ribelli ebrei e che i romani hanno continuato a utilizzarne come valuta. Durante la rivolta, i ribelli ebrei coniarono monete proprie su cui erano incise una varietà di immagini, tra cui melograni e calici.
La legione avrebbe portato le monete nel nuovo sito intorno al 115 d.C. quando l’imperatore romano Traiano, che regnò dal 98 al 117 d.C., lanciò un’invasione inizialmente riuscita dell’Impero dei Parti, un’azione che spinse i confini dell’Impero Romano in profondità nel Medio Oriente.
Documenti storici e resti archeologici indicano che la Legio X Fretensis fu utilizzata in questa invasione e trascorse del tempo in Colchide, considerata una buona base logistica per le operazioni militari nella regione.
Mentre la ricerca sul sito è in corso, Jaworksi ha pubblicato un documento che discute alcuni dei ritrovamenti di monete nel 2021 sulla rivista Notae Numismaticae. Il team ha scoperto che, oltre alle monete romane portate dalla Legio X Fretensis, un gran numero di monete romane furono portate nel sito nel I e III secolo d.C., probabilmente da soldati romani.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Science in Poland