giovedì, 21 Novembre 2024
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MUMMIE PRE INCAICHE CON “FALSE TESTE” RINVENUTE A PACHACÁMAC, PERÙ

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Gli archeologi della della Pontificia Università Cattolica del Perù, guidati Krzysztof Makowski, capo delle ricerche archeologiche sul sito e archeologo, hanno portato alla luce, a Pachacámac, le sepolture di almeno 73 individui risalenti a circa 1.000 anni fa, poche centinaia di anni prima che gli Incas conquistassero i territori del Sud America occidentale.

  Ciascuno dei 73 individui era avvolto in un tessuto, qualcuno colorato, e in una corda. Alcuni dei corpi maschili e femminili sono stati deposti con maschere di legno intagliato e ceramica, conosciute come “false teste” e le notizie sono state pubblicate sul blog Archeowieści, gestito dalla Facoltà di Archeologia dell’Università di Varsavia. In alcune tombe sono state trovate anche diversi vasi di ceramica dipinta.

Le sepolture, scoperte vicino a Lima, nel sito archeologico di Pachacámac, appartengono alla Cultura Wari. Gli individui furono sepolti vicino al Tempio Dipinto di Wari e risalgono a un periodo compreso tra l’800 e il 1100, un periodo in cui l’Impero Wari si stava espandendo nella regione occidentale del Sud America.

I Wari sono noti per le loro mummie ben conservate e per le opere d’arte elaborate, tra cui vasi ceramici e tessuti dal design intricato. Praticavano anche sacrifici umani e facevano uso di allucinogeni durante i rituali religiosi .

Inoltre, gli archeologi hanno rinvenuto anche dei manufatti in legno, vicino alla necropoli, tra i resti del vicino insediamento. E’ stato individuato anche un deposito di conchiglie di “ostriche spinose” (Spondylus Princeps) che sarebbero state importate da quello che oggi è l’Ecuador, a nord dell’Impero Wari.

Secondo i ricercatori, i due manufatti in legno riportano un’incisione che che suggerisce come i gruppi umani di Pachacámac avessero un certo livello di contatto con i gruppi umani del Regno di Tiwanaku, situato a sud dell’Impero Wari, in quella che oggi è parte del Perù, della Bolivia e del Cile. Entrambi i manufatti in legno hanno un’incisione raffigurante un dignitario che indossa un copricapo simile a quello indossato dagli individui del Regno di Tiwanaku.

Sono ancora in corso gli scavi a Pachacámac e l’analisi dei resti degli individui mummificati e dei manufatti. Nella lingua quechea, parlata dagli indigeni delle Ande, il nome Pachacámac significa “colui che dà la vita alla Terra”.

Le ricerche archeologiche suggeriscono che Pachacámac sia stato un insediamento relativamente modesto durante il periodo dell’Impero Wari ma che crebbe notevolmente durante il periodo degli Incas, che si svilupparono nel XV secolo, divenendo un importante luogo di culto religioso proprio della Cultura Inca.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Valley of Pachacámac Project

 

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