NOTIZIE DA CUZCO E TEOTIHUACAN
Rare ma importati le notizie che giungono da Perù e Messico precolombiani: alcuni archeologi della Decentralized Culture Directorate of Cuzco (DDCC) hanno portato alla luce due sepolture umane, risalenti a 3.000 anni fa, nell’area archeologica di Marcavalle, compresa nella regione sud-andina di Cuzco.
Secondo il direttore del progetto di ricerca, Luz Marina Monrroy, la prima tomba appartiene a una persona di età inferiore ai 20 anni in cui il corpo, piegato, presenta modifiche cefaliche ed era circondato da una struttura in pietra. Inoltre, una lamina circolare dorata e forata, sicuramente per scopi ornamentali, era posta nei pressi del cranio.
Lo scheletro completo di un altro giovane individuo, steso su un fianco, è stato scoperto nella seconda sepoltura, situata a pochi metri dalla prima. Diversi oggetti appartenenti al corredo funerario, tra cui alcuni pezzi di ossidiana, sono stati trovati nei pressi del defunto.
Secondo gli archeologi, queste scoperte appartengono al cosiddetto “periodo formativo”, corrispondente all’inizio del I millennio a.C., che conferma Marcavalle detenere le prime sepolture umane rinvenute nella Valle di Cuzco.
Tra i cinque siti di scavo nell’area, i ricercatori del DDCC hanno anche scoperto la sepoltura di un camelide sudamericano, sospettato di far parte di un sacrificio, in un pozzo circolare, il più antico trovato a Cuzco. Allo stesso modo, sono state scoperte le prove di un laboratorio litico, oltre ai resti di ambienti riconducibili a camere con muri in pietra e resti di una piattaforma sopraelevata.
Frammenti di ceramiche decorate e dipinte, con incisioni che mostrano volti umani, strumenti ossei, residui carbonizzati di prodotti agricoli e mortai in pietra sono sono i manufatti rinvenuti nel sito archeologico.
Un’altra significativa notizia preveniente dal Messico descrive di alcuni studiosi che hanno scoperto un tunnel che porta a una camera, sotto la Piramide della Luna nel sito archeologico di Teotihuacan, che è stata probabilmente utilizzata per i rituali funebri.
Un gruppo di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH), lavorando in collaborazione con l’Istituto di Geofisica presso l’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM), ha realizzato delle ricerche durante una recente indagine sulla resistività elettrica della piramide.
Veronica Ortega, direttrice del progetto di conservazione della Plaza de la Luna, ha affermato che potrebbe essere possibile trovare resti umani e diversi manufatti nella camera, del diametro di 15 metri, posta alla fine del tunnel. Durante le indagini dei primi anni ’80, altri archeologi hanno rinvenuto scheletri con teschi deformati e una serie di oggetti realizzati in una pietra verde, all’interno della stessa piramide.
Ulteriori e più accurate indagini, potrebbero contribuire a comprendere ulteriori informazioni sui rituali antichi a Teotihuacan e sulla relazione della civiltà con altre culture pre-colombiane.
Secondo il team INAH, il tunnel è a sud di Plaza de la Luna ma è probabile che esisa un altro ingresso, verso la camera, sul lato orientale. Di conseguenza è necessario realizzare ulteriori indagini con un georadar per scoprire dove è possibile accedere al tunnel.
La Piramide della Luna è l’unica struttura a Teotihuacan che si affaccia direttamente sulla Calzada de los Muertos, il Viale dei Morti e si ritiene che ne siano state estese le dimensioni di ben sette volte rispetto alla sua costruzione originale.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Nature/Scientific Reports