NUOVA TAC, NUOVI STUDI SULLA MORTE DI UN FARAONE
Da diversi anni, la moderna tecnologia medica contribuisce in modo significativo a dipanare storie e destini di faraoni e funzionari della Terra del Nilo, narrandoci anche le vicissitudini che hanno condotto questi personaggi a violente morti.
Una di queste storie, la morte di un faraone dell’Egitto del XVI secolo a.C., è stata oggetto di una ricerca scientifica pubblicata su Frontiers in Medicine.
Il faraone Seqenenra Tao II, uno dei principi di Tebe, definito il Coraggioso, governò brevemente il sud dell’Egitto durante il controverso governo del paese da parte degli Hyksos, il primo caso di faraoni di origine straniera, tra il 1638 e il 1530 a.C.
Nel suo tentativo di cacciare gli Hyskos, Seqenenra Tao II fu tragicamente ucciso a metà del XVI secolo a.C. e numerosi studiosi hanno discusso sull’esatta natura della morte di questo principe/faraone da quando la sua mummia fu scoperta e studiata, per la prima volta, nel 1880, prelevata dalla famosa Cachette di Deir el-Bahari (Tomba DB320).
I primi esami realizzati sulla mummia e quelli successivi, compreso uno studio a raggi X degli anni ’60 del XX secolo, hanno rilevato che il faraone subì diverse gravi ferite alla testa ma nessuna ferita al corpo. La teoria prevalente era che il re fosse stato catturato in battaglia e poi giustiziato in seguito, forse dallo stesso re Hyksos in carica. Altri studiosi hanno suggerito che sia stato assassinato nel sonno da una cospirazione di palazzo.
Le cattive condizioni della mummia, invece, hanno principalmente suggerito che l’imbalsamazione sia stata realizzata in fretta, lontano dal laboratorio di mummificazione reale, ma le scansioni di tomografia computerizzata (o TC o TAC) dei resti mummificati di Seqenenra Tao II hanno rivelato nuovi dettagli sulle sue ferite alla testa, compreso lesioni precedentemente non rilevate che gli imbalsamatori avevano abilmente nascosto.
Gli autori del nuovo studio offrono una nuova interpretazione degli eventi prima e dopo la morte del faraone che, prima di Kamose e Ahmose, tentò di estromettere gli Hyksos e riunificare l’Egitto: basati sulle immagini a raggi X elaborate al computer, i dati confermerebbero che Seqenenra Tao II sia stato effettivamente catturato sul campo di battaglia e che abbia avuto le sue mani a lungo legate dietro la schiena, impedendogli la difesa contro l’attacco.
Secondo Sahar Saleem, docente di radiologia all’Università del Cairo, specializzato in paleoradiologia, questi dati suggeriscono che Seqenenra Tao II abbia veramente combattuto con i suoi soldati in prima linea, nel tentativo di liberare l’Egitto. Questa tecnica investigativa che impiega tecnologie di imaging medico per studiare in modo non invasivo una sezione trasversale dei resti archeologici, compresi i corpi umani mummificati, può aiutare a determinare l’età dell’individuo, il sesso e persino il modo in cui la questi sia deceduto.
La TAC, combinata con altre prove, suggerisce che l’esecuzione capitale sia stata eseguita da più aggressori, confermata studiando cinque diverse armi Hyksos che corrisponderebbero a diverse ferite subite dal faraone! Saleem ritiene che in una normale esecuzione su un prigioniero legato, si potrebbe presumere che solo un aggressore attacca, possibilmente da angolazioni diverse ma non con armi diverse. La morte di Seqenenra Tao II sembrerebbe configurarsi in un’esecuzione cerimoniale.
La TAC ha anche determinato che Seqenenra Tao II aveva circa 40 anni quando morì, sulla base della morfologia dettagliata rivelata nelle immagini, fornendo la stima più precisa fino ad oggi. Inoltre, la scansione, avrebbe rivelato dettagli importanti sulla mummificazione del corpo del faraone/principe tebano.
Gli imbalsamatori hanno usato un metodo sofisticato per nascondere le ferite alla testa del re sotto uno strato di materiale per imbalsamazione che funzionava in modo simile ai riempitivi usati nella moderna chirurgia plastica. Ciò implicherebbe che la mummificazione abbia avuto luogo in un vero laboratorio di mummificazione piuttosto che in un luogo poco attrezzato, come precedentemente interpretato.
Saleem e il co-autore dello studio, Zahi Hawass, noto archeologo ed ex ministro egiziano delle antichità, hanno aperto la strada all’uso della TAC per studiare i corpi mummificati di faraoni e grandi dignitari del Nuovo Regno, incluso Hatshepsut, Tutankhamon, Ramesse III, Thutmosi III e Ramses II, fornendo nuovi importanti dettagli su un punto cruciale nella lunga storia dell’Egitto.
La morte di Seqenenra Tao II, dunque, potrebbe aver motivato i suoi successori a continuare la lotta per unificare l’Egitto e avviare il Nuovo Regno.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Frontiers