NUOVE MUMMIE DALLA TOMBA DEL VISIR AMENHOTEP HUY, TEBE OVEST, EGITTO
La missione archeologica spagnola Visir Amenhotep Huy Project, guidata dalla Fundación IEAE Instituto de Estudios del Antiguo Egipto, ha portato alla luce due tombe che ospitavano quasi 60 mummie e alcuni arti mummificati, concludendo con successo la campagna del 2022.
Francisco J. Martin, che guida un team di 22 egittologi spagnoli e otto esperti egiziani, ha chiarito che le due tombe, profonde quasi sei metri e composte da due camere ciascuna, risalgono a periodi successivi alla data della tomba del visir Amenhotep Huy, (denominata AT-28 della zona di el-Asasif) un funzionario della XVIII Dinastia.
Secondo Martin, questo complesso mostra una ricchezza molto importante nello stile architettonico e prova che la tomba del visir, a un certo punto divenne una sorta di necropoli. Le due tombe secondarie comunicano con due camere sepolcrali e sono caratterizzate dalla mancanza di epigrafi, contrariamente a quanto accaduto nella tomba del visir Amenhotep Huy, che è una cappella con 30 colonne con diverse iscrizioni.
Martin, durante la conferenza stampa di presentazione delle scoperte, conferma, dunque, che nella tomba del visir si cominciarono a scavare altre tombe di diverse dinastie, poiché il luogo era considerato sacro, conservando un giacimento archeologico di notevole importanza.
Amenhotep Huy, famoso e “santo” nobile di corte, fu visir del faraone Amenhotep III durante l’ultimo terzo del suo regno. Era originario del nord dell’Egitto ed era considerato una sorta di “capo dell’opposizione” contraria alle nuove correnti religiose promosse dal figlio ed erede del faraone, il futuro Amenhotep IV/Akhenaton. Per questo motivo, sembra, che la sua tomba a Tebe ovest non fu mai terminata.
L’opera più importante, oltre allo scavo e al restauro, è l’interpretazione dell’area: Martin conferma che il team ha il privilegio di studiare un luogo che copre una cronologia molto vasta, dalle sepolture dell’epoca del visir della XVIII dinastia (1550 a.C. circa) fino al II sec. d.C. del periodo copto.
La Necropoli dei Notabili è nota a Tebe ovest per aver accolto i resti di individui di classi sociali egiziana elevate del Nuovo Regno, sempre alti funzionari e sacerdoti del clero di Amon. Secondo Teresa Bedman, co-direttrice della missione, la tomba del visir assunse una una notevole importanza religiosa in quanto considerato un uomo “santificato” anche dal martirio subito e, per questi motivi, i tanti desideravano che le proprie spoglie mortali giacessero nei pressi della tomba sacra, in una necropoli all’interno del complesso della tomba.
Al termine della missione, la Fundación IEAE ha organizzato una mostra dei rinvenimenti dalla necropoli del visir con il coordinamento del Museo di Luxor, dove già fanno bella mostra un sarcofago con una mummia di una “cantante del dio Amon” (una professione femminile considerata alla pari dei sacerdoti della divinità) della XX dinastia e un altro sarcofago di una mummia di uno “scriba della tavola delle offerte” al dio Amon. La mostra, che continuerà anche nel 2023, presenta resti provenienti da sepolture intatte e diversi oggetti d’argento, che a quel tempo avevano più valore dell’oro, ha sottolineato Martin.
La missione ha iniziato i suoi lavori nel 2008 e ha scelto la tomba del visir Amenhotep Huy, poiché si trattava di un complesso intatto, mai scavato prima. La missione riprenderà alla fine di settembre 2023 per proseguire con il restauro della cappella e la ricostruzione di sei delle trenta colonne. Durante i primi quattordici anni di campagna, il team ha rinvenuto oltre 200 mummie complete e più di 400 arti di esse.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Proyecto Visir Amen-Hotep Huy, IEAE
Foto di Proyecto Visir Amen-Hotep Huy, IEAE