La stragrande maggioranza delle sepolture erano orientate da ovest a est, seguendo la credenza cristiana medievale secondo cui, sulla base delle parole del sacerdote inglese John Mirk della fine del XIV secolo nella raccolta di omelie per le feste, “Festial“, il defunto sarebbe stato “più pronto a vedere Cristo venire” da est verso la fine del mondo. Alcune tombe, tuttavia, erano rivolte da nord a sud, forse come forma di punizione per i loro occupanti.
Secondo Roberta Gilchrist, docente di archeologia medievale all’Università di Reading, i cristiani medievali erano molto attenti a fornire una sepoltura ovest-est e a garantire che tutti i riti cristiani fossero osservati per sostenere il defunto nel suo viaggio attraverso il “purgatorio”.
La Gilchrist ritiene che, in alcuni casi, i riti funebri venivano saltati. I cimiteri della peste e le sepolture di massa risalenti al Medioevo indicano che durante alcuni grandi eventi mortali, veniva prestata meno attenzione nel dare alle persone sepolture cristiane complete, .
Ad altre persone è stata negata la piena sepoltura cristiana perché ritenute colpevoli di cattiva condotta criminale. Gli archeologi identificano questi individui “sulla base del fatto che venivano trattati diversamente essendo sepolti proni o con un orientamento diverso. Secondo la Gilchrist , una sepoltura prona o una sepoltura atipica è generalmente interpretata come intesa a trasmettere mancanza di rispetto, punizione o umiliazione dei morti. La sepoltura in una posizione nord-sud potrebbe essere stata similmente considerata come un segnale di stigma e mancanza di rispetto per il defunto.
Sebbene le tombe nord sud possano appartenere a criminali, questi individui furono comunque sepolte in un cimitero consacrato, anche se la sanzione definitiva sarebbe stata quella di seppellirli in un terreno non consacrato, che nel contesto culturale cristiano medievale significherebbe trattare i morti come una non persona, senza possibilità di salvezza.
Gli archeologi hanno portato alla luce le tombe della necropoli alla fine del 2023, in una operazione di archeologia preventiva nella città di Carrickfergus, nella contea di Antrim. Il cimitero apparteneva all’Abbazia di Woodburn, un luogo di culto del XIV secolo per i premostratensi, un ordine religioso cattolico romano.
L’abbazia di Woodburn fu sciolta nel 1542, quando l’abate e la comunità si ritirarono in una città vicina, e l’edificio fu gradualmente demolito a partire dal 1558 circa e della quale eventuali rovine devono ancora essere trovate.
Gli archeologi attendono i risultati di un rapporto post-scavo, che sperano possa rivelare maggiori informazioni sugli individui sepolti nel cimitero appena scoperto. Le analisi forniranno e secondo Chris Long, un archeologo di Gahan e Long Archeological Services che ha guidato i lavori di scavo. sarà anche possibile identificare le malattie che potrebbero aver colpito i deposti; inoltre, grazie alle datazioni al radiocarbonio, sarà possibile ottenere dei risultati sull’origine etnica degli individui.
I resti verranno poi seppelliti in un luogo che resta da determinare