PIRAMIDE MAYA COSTRUITA CON MATERIALE VULCANICO PER PLACARE LA VIOLENZA ERUTTIVA…
Un nuovo studio ha scoperto che la piramide maya denominata “Campana“, situata a San Andrés, nella valle di Zapotitán, a circa 40 chilometri dal celebre vulcano Ilopango, in quello che oggi è lo stato di El Salvador, sarebbe stata costruita in seguito a una gigantesca esplosione vulcanica, che ha provocato ripercussioni climatiche in tutto il mondo, per proteggersi da future eruzioni.
L’eruzione del vulcano Ilopango, oggi un lago vulcanico, del 539 d.C., denominata “Tierra Blanca Joven”, è stata la più grande dell’America centrale negli ultimi 10.000 anni. Si pensa che abbia rilasciato nell’aria circa 40 chilometri cubici di materiale vulcanico, “tephra“,rivestendo l’area circostante con depositi di circa mezzo metro di spessore.
L’archeologo Akira Ichikawa, dell’Università del Colorado Boulder, ha studiato la piramide Campana e la sua analisi ha rivelato che la struttura è stata costruita con il tephra dell’eruzione appena 5-30 anni dopo l’evento devastante e completata entro 80 anni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Antiquity.
Secondo Ichikawa, la piramide potrebbe essere stata costruita in risposta alla violenza del vulcano che, come le montagne, erano sacre nella visione del mondo mesoamericano anche se, a causa dell’entità catastrofica dell’eruzione, si è generalmente ritenuto che molti siti siano stati abbandonati e che ci sia voluto molto tempo per rioccupare le aree colpite.
Tuttavia, ha spiegato, i tempi e la vastità della costruzione della piramide di Campana indicherebbero che i gruppi umani maya siano tornate rapidamente a occupare il sito di San Andrés, trasformandolo nel centro principale nella valle circostante.
La struttura Campana è costituita da una forma piramidale di circa 13 metri di altezza, costruita su una piattaforma alta 7 metri. La struttura totale aveva un volume di circa 33.000 metri cubi, rendendola la struttura più grande della valle al momento della sua costruzione.
Oltre alla sua probabile funzione religiosa, Ichikawa ritiene che la costruzione della piramide Campana possa aver svolto anche una funzione sociale. Il significativo sforzo di costruzione potrebbe aver contribuito a riunire individui di diversi gruppi, sia i sopravvissuti al vulcano che i nuovi arrivati nella regione.
Accanto a questo, lo sforzo monumentale potrebbe aver aiutato i sovrani Maya, che hanno commissionato la costruzione, a rafforzare il loro status e il loro potere che potrebbero essere stati messi in discussione dal precedente disastro vulcanico.
Questa ipotesi potrebbe anche spiegare perché una simile ondata di costruzioni si sia verificata intorno al 620 d.C., all’indomani di una seconda eruzione vulcanica da Loma Caldera, a soli 6 chilometri a nord di San Andrés.
Secondo Ichikawa, la struttura dell’Acropoli, più piccola ma probabilmente più elaborata a San Andrés, sarebbe stata probabilmente eretta dopo l’eruzione di Loma Caldera, una sorta di reazione al brusco cambiamento ambientale combattuta attraverso creatività umana, innovazione, adattamento, resilienza e innata vulnerabilità di fronte a tali eventi.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Università del Colorado Boulder