giovedì, 21 Novembre 2024
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RECUPERATI 25 MILA MANUFATTI DA BANDA DI TRAFFICANTI

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Le opere d’arte del “Bel Paese” sono il nostro vanto culturale ma anche di soggetti senza patria e che pensano solo all’arricchimento personale, senza badare al bene della nazione. La polizia di quattro paesi ha recentemente compiuto numerosi arresti dopo aver sgominato una banda di criminali internazionali che ha sottratto migliaia di manufatti da alcuni siti archeologici siciliani.

L’azione di polizia, denominata Operazione Dèmetra, in oltre 40 abitazioni, iniziate all’alba di un giorno qualunque, sono state il culmine di un’indagine durata quattro anni condotta dalla Polizia italiana e dal Nucleo Tutela del patrimonio artistico dei Carabinieri, che dal 1970 opera senza sosta per il recupero e la salvaguardia degli oggetti illecitamente trafugati.

La banda di soggetti criminali ha esportato illegalmente, molti dei manufatti sottratti, in Germania, dove hanno ricevuto certificati di origine falsi e venduti da case d’asta a Monaco e in altre grandi città tedesche.

Tra i 25.000 oggetti recuperati, monete antiche, statue e reperti ceramici, oltre a manufatti falsi, che si stima valessero più di 40 milioni di euro. La polizia ha anche sequestrato circa 1.500 strumenti utilizzati dalla banda per scavare illegalmente nei siti archeologici nella Sicilia centrale, dove sono reperibili reperti greci e romani.

Ben 23 persone sono state arrestate, tra complici in relazione alla banda e componenti stessi, con otto in custodia presso alcuni istituti di pena, sette agli arresti domiciliari in Italia e tre soggetti colpiti da mandati di arresto europei in Germania, Spagna e Gran Bretagna.

Un italiano di 61 anni è stato arrestato a Ehingen, nello stato tedesco sud occidentale del Baden-Württemberg e 30.000 euro in contanti sono stati sequestrati dalla sua abitazione. william veres (volutamente in minuscolo), un mercante d’arte britannico, ha ricevuto un mandato di cattura internazionale ed è ora detenuto a Londra. Un altro italiano è stato arrestato a Barcellona. Il presunto leader del gruppo è un uomo di 76 anni noto come “Zu Gino”, che ha lavorato nella città siciliana di Riesi. La polizia sta anche indagando su due case d’asta di Monaco. Altri cinque sospettati non sono stati detenuti, ma è stato ordinato loro di riferire regolarmente alla polizia.

I reperti, secondo i Carabinieri, partivano dalla Sicilia e venivano trasportati nei modi più disparati. In un’occasione, un corriere aveva nascosto alcune monete d’argento di epoca greca nel portafoglio per sviare i controlli in aeroporto. Diversi corrieri si recavano in Spagna a recuperavano il denaro, facendo attenzione a non superare il limite di contanti trasportabili.

«L’Operazione Demetra, del Comando carabinieri Tutela Patrimonio culturale, con il coordinamento di Europol e Eurojust – dichiara il Ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli — conferma ancora una volta l’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo a questo reparto dei carabinieri specializzato nella tutela del patrimonio culturale e nel contrasto al traffico illecito di opere d’arte».

L’archeolgia criminale ha subito un altro duro colpo, ma è ancora forte e, come una piovra, i suoi tentacoli si diramano ovunque. Collaboriamo tutti per tentare di sgominarla!

 

Daniele Mancini 

 

 

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