lunedì, 17 Marzo 2025
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RICCA TOMBA MONUMENTALE DEL PERIODO ELLENISTICO RINVENUTA A CHILIOMODI, CORINTO

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Gli archeologi della Direzione delle Antichità Preistoriche e Classiche del Ministero della Cultura in Grecia hanno scoperto, a Chiliomodi, una sontuosa tomba monumentale che è stata usata come luogo di sepoltura per diversi secoli prima di essere trasformata in un santuario di guarigione. Tra gli splendidi manufatti rinvenuti e che indicano il suo uso successivo emerge uno splendido anello con sigillo d’oro con raffigurazione di Apollo con un “serpente guaritore” ma anche piccoli doni votivi raffiguranti parti del corpo umano, tra cui delle dita in terracotta.

In una dichiarazione, il Ministero della Cultura greco svela che la tomba è stata rinvenuta a fine 2024 a Chiliomodi, l’antica Tenea, una città vicino a Corinto, nella regione greca del Peloponneso.

Approssimativamente a forma di T, la struttura funeraria comprendeva una grande camera funeraria di circa 2,7 per 7,4 metri. L’ingresso alla tomba era sigillato con una lastra simile a una porta e, sulla base della tipologia della tomba, gli archeologi ritengono che sia stata costruita durante l’Epoca ellenistica (dal 323 al 30 a.C. circa).

Nella camera funeraria principale, gli archeologi hanno scoperto un grande sarcofago e cinque contenitori rettangolari in muratura che fiancheggiavano le pareti. Nel sarcofago è stato trovato uno scheletro femminile, ma le altre tombe erano state già saccheggiate. Il monumento fu utilizzato per le sepolture per diversi secoli, dopodiché divenne un santuario di guarigione a tempo pieno durante il Tardo periodo romano.

All’interno dell’enorme tomba, gli archeologi hanno trovato reperti risalenti sia all’Epoca ellenistica che quella romana, tra cui un anello d’oro con un cameo scolpito in una pietra semipreziosa raffigurante Apollo, il dio della guarigione e della medicina, insieme a un serpente, che è stato un simbolo medico per millenni . Inoltre, oggetti come monete, foglie d’oro da una corona, piccoli vasi e balsamari in terracotta, oggetti in ferro e bronzo, bottiglie di profumo e perle di vetro sono stati recuperati dalla tomba.

Fuori dalla tomba, gli archeologi hanno recuperato altri reperti che indicano l’uso del monumento come santuario di guarigione. Diverse dita di argilla e parte di un braccio di argilla sono state portate alla luce nella terra che riempiva la tomba. Questa tipologia di offerte votive anatomiche raffiguranti parti del corpo sono state lasciate da individui devoti che cercavano la guarigione nel santuario o che erano grate che i loro specifici problemi di salute fossero stati risolti dagli dei.

Il Ministero della Cultura conferma che gli scavi non sono ancora stati completati nell’area esterna alla tomba e gli archeologi stanno lavorando per chiarire la forma originale del complesso tomba-santuario, nonché i tempi precisi in cui è stato utilizzato e ristrutturato. Sono previste ulteriori ricerche a Chiliomodi per indagare sui suoi resti del tardo periodo romano, che includono abitazioni e una grande fornace.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

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